Sono 756 le manifestazioni di interesse a investire nell’area di crisi industriale complessa Val Vibrata-Valle del Tronto-Piceno, registrate alla chiusura della Call (l’avviso promosso da Invitalia,
l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa del ministero dell’Economia). La disaggregazione territoriale delle “manifestazioni” segnala che 412 disponibilità provengono dalle Marche, 344 dall’Abruzzo.
Lo rende noto la Regione Marche. Un’analisi attenta – con la comunicazione dei risultati ottenuti durante le diverse riunioni presso il Ministero dello Sviluppo Economico nel corso delle ultime settimane – verrà effettuata mercoledì 22 marzo, alle 16:30 ad Ascoli Piceno, durante il convegno: “Opportunità di sviluppo. Come rilanciare il territorio attraverso le risorse regionali ed europee”.
Ne parleranno la vice presidente della Regione Marche Anna Casini e l’assessore regionale al Lavoro Loretta Bravi. “Ora ci sono le basi su cui costruire il futuro del Piceno, partendo dal rilancio degli investimenti territoriali – afferma Casini -. La verifica, condotta da Invitalia, consente di focalizzare le risorse disponibili che il sistema produttivo locale è in grado di mettere in gioco. Una verifica necessaria per comprendere l’ordine di grandezza delle risorse pubbliche da stanziare a sostegno del rilancio dell’area”. Casini ringrazia l’assessore alle Attività Produttive Manuela Bora “per la collaborazione e il lavoro proficuo che abbiamo portato avanti insieme”. Fra le proposte che rientrano nel settore degli investimenti produttivi, sono 151 le manifestazioni di interesse sotto la soglia di 1,5 milioni di euro, mentre 99 sono quelle che la superano.