“Il colossale bluff è totalmente smascherato, il re è nudo”. La consigliera comunale Paola Cardelli critica l’atteggiamento del sindaco di Teramo, Maurizio Brucchi che, dopo aver ottenuto nella Commissione urbanistica di ieri la certezza da parte dell’ufficio legale comunale che il progetto dell’housing sociale di via Longo è nullo (con le stime degli immobili, il progetto vincitore e la convenzione firmata con la Srg investire immobiliare), “dissimula bravamente la gravità degli accadimenti”.
Una critica che arriva anche dal consigliere del Movimento 5 Stelle, Fabio Berardini, secondo il quale sono stati persi 5 anni durante i quali il sindaco è stato sicuro di poter sottoscrivere accordi senza passare per la Giunta e Consiglio comunale, andando a conferire l’area di Via Longo a Fondo di investimento in assenza di una gara pubblica. Una doccia fredda, dunque, che, per Berardini ha causato la perdita di tempo e la possibilità “di partecipare ad altre soluzioni e spostando, senza una reale motivazione, le persone dalla propria abitazione”.
“Un’amministrazione assolutamente indecente”, continua Berardini, mentre la Cardelli ricorda come si sia battuta in questi anni per portare avanti la sua battaglia alla fine rivelatasi vincente.
“Ma sembra”, prosegue la consigliera, “che occorra rimarcare che proseguire con gli sfratti degli angariati inquilini di Via Longo, come vanno ancora prospettando questi amministratori, con l’arroganza tipica degli incompetenti, non sia al momento possibile (a prescindere dalla disastrosa situazione degli alloggi Ater) dato che il Piano di mobilità degli stessi è affetto dalla stessa patologia procedimentale, poiché è stato concepito (e deliberato) espressamente in funzione del conferimento degli immobili di Via Longo al Fondo immobiliare gestito dalla Srg e dunque per il perseguimento di un fine illegittimo”.
“Tutta la questione dovrà necessariamente tornare in Consiglio comunale”, conclude la Cardelli, “prima di intraprendere qualsiasi altra iniziativa”.
Housing sociale di Via Longo: D’Alberto (Pd): “Progetto fallimentare”
“Dopo cinque anni siamo ancora all’anno zero”. Anche il Pd interviene sulla Commissione Urbanistica di ieri decretando il fallimento del progetto di housing sociale voluto dall’amministrazione Brucchi per le palazzine di via Longo. Un progetto sempre criticato da parte dell’opposizione, come sostiene il capogruppo del Pd, Gianguido D’Alberto, considerando quel piano di mobilità imposto senza un confronto in Consiglio “inaccettabile ed irragionevole”.
Ricordando come ci siano ancora 28 famiglie che risiedono ancora in quelle case popolari, con un cronoprogramma presentato dall’amministrazione comunale che ha creato solo disagi alle famiglie, D’Alberto sostiene come il fallimento di questo progetto (una operazione di 20 milioni di euro) sia da imputare solo alla “superificalità e incapacitatà amministrativa di questa maggioranza”.
Mancanza di chiarezza e trasparenza, dunque, che, oltre ad un colpevole ritardo, con la scoperta avvenuta solo oggi da parte degli uffici comunali dell’inefficacia dell’accordo, sono per D’Alberto “di una gravità politica inaudita”, visto che questa operazione ha sospeso per ben 5 anni le graduatorie per l’emergenza abitativa, creando ulteriori disagi alle famiglie che sono in difficoltà.