Phard di Mosciano, evitato il licenziamento di 60 operai: cassa integrazione per due anni

eva_guardianiMosciano. È stato firmato oggi, a Roma, nella sede del Ministero del Lavoro, l’accordo per la cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività in favore dei dipendenti della Phard Spa, azienda del settore tessile con sede a Mosciano Sant’Angelo.

Una boccata d’ossigeno per i 60 dipendenti dell’azienda per i quali, almeno fino ad oggi, la prospettiva era la mobilità e di conseguenza il licenziamento. L’accordo prevede che la Cigs duri 24 mesi (a far data dal 12 dicembre scorso) e che, durante questo periodo, siano effettuati interventi da parte di Regione e Provincia finalizzati al reimpiego dei lavoratori. Nella sede di Mosciano, da quando la proprietà ha deciso la dismissione, erano infatti rimasti soltanto lo spaccio aziendale e un magazzino con dieci dipendenti in attività. “Non era un risultato scontato – afferma l’assessore al Lavoro e alla Formazione, Eva Guardiani – e, dunque, siamo molto soddisfatti per aver evitato almeno per il momento lo spettro del licenziamento per i lavoratori. L’avvio della procedura di mobilità da parte dell’azienda è stato un momento nero, che ha fatto presagire il peggio. Abbiamo deciso di tentare la strada del tavolo ministeriale, con la richiesta della cassa integrazione straordinaria per cessazione di attività, e il risultato è stato positivo”. Oltre all’assessore Guardiani, erano presenti per la Provincia Pierluigi Babbicola del Servizio Relazioni industriali, per la Regione Abruzzo il dirigente del Servizio Politiche attive del Lavoro Giuseppe Sciullo, per l’azienda il consulente Ciro Canditone e i sindacati territoriali, rappresentati da Franco Di Ventura (Filcams-Cgil) e Luca Di Polidoro (Fisascat-Cisl) e quelli nazionali, la Rsu.

 

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