Studio commissionato e rimesso dall’Università di Bologna.
“Un pessimo e miserabile scherzo di carnevale”, si legge nella nota, “giocato sulle ansie, le preoccupazioni digenitori che da ormai 6 mesi chiedono invano chiarimenti in merito. Ci siamo chiesti cosa può aver spinto il Sindaco a fare affermazioni così perentorie e definitive sullo stato delle scuole, se appunto il risultato delle indagini speditive di vulnerabilità sismica, di cui dispone e pubblicate sul sito, dicono esattamente il contrario. Fanno emergere infatti una triste e amara verità”.
Del perché i due consiglieri di minoranza, lo spiegano nel dettaglio.
“I controlli effettuati”, sostengono, ” non possono dare parametri certi come quelli richiesti dalla normativa (OPCM 3274 del 2003), perché il metodo di indagine è completamente diverso. Le indagini speditive di vulnerabilità sismica non danno esito certo di resistenza dell’edificio, mentre quelle previste dalla normativa danno esito certo e indicazione per gli interventi necessari per il miglioramento e adeguamento sismico.
Le conclusioni. La stessa società incaricata, per ciascun edificio scolastico oggetto di indagine, nella relazione finale, in maniera prudenziale, evidenzia alcuni aspetti.
Scuola elementare Faraone. Nell’edificio, al momento del sopralluogo per la valutazione speditiva della vulnerabilità sismica, non sono presenti particolari criticità. Si segnala comunque: La presenza di un giunto strutturale non conforme potrebbe causare fenomeni di scucitura tra le murature in caso di evento sismico. Per rendere l’edificio in grado di sopportare le azioni sismiche, secondo quanto prescritto dalla normativa vigente, sarà necessario eseguire una valutazione di vulnerabilità sismica globale dell’edificio.
Asilo Nido. Nell’edificio sono presenti alcune criticità da considerare nei futuri interventi di miglioramento sismico. In particolare: telai monodirezionali, solaio di copertura in latero-cemento con cornicione perimetrale pesante.
Sulla base delle vulnerabilità osservate, si consiglia di svolgere un’analisi di vulnerabilità sismica globale dell’edificio al fine di individuare un più corretto comportamento in caso di sisma.
“Ci siamo chiesti”, sottolineano Di Bonaventura e Romandini, “perché il sindaco abbia tenuto chiuso nel cassetto, per così tanto tempo, i risultati delle indagini, quando la società incaricata li ha riconsegnati al Comune nel mese di novembre.
Ci siamo chiesti, perché il sindaco non li ha resi pubblici e favorito un incontro con i genitori, che organizzati tra loro a più riprese e, a gran voce, avevano invano richiesto?
Come è stato possibile, buttare dalla finestra 20.000 euro per delle indagini che non hanno prodotto nessun risultato, sia in termini di maggiore sicurezza e tranquillità per i genitori sia in termini di indicazioni sul come intervenire per migliorare e adeguare gli edifici.
La verità è un’altra. Se non fosse stato per iniziativa delle opposizioni consiliari con la richiesta di convocazione del consiglio comunale straordinario nel novembre 2016 e la richiesta di accesso agli atti del febbraio 2017 per avere la documentazione, peraltro negata nei termini dei 3 giorni come prevede il regolamento, ad oggi nulla era dato sapere ai genitori coinvolti e alla cittadinanza tutta.
L’obiettivo vero e non dichiarato dell’amministrazione è stato quello di guadagnare tempo, ritardando le informazioni circa l’esito delle verifiche, facendo finta di darsi da fare e, attendere che la protesta dei genitori, ormai rassegnati, si consumasse.
Ben altro era l’atteggiamento da tenere: per primo con i genitori che andavano incontrati e informati e insieme a loro valutare tutte le possibili opzioni. Non si possono spendere 500.000 Euro per un intervento parziale e solo per la scuola media senza avere un progetto di messa in sicurezza complessivo per tutte le scuole. Ne può reggere ancora la storiella del Polo scolastico, che per colpa delle opposizioni non si è potuto realizzare. Ma quando mai!
Questa amministrazione è al governo da 8 anni, con una maggioranza consiliare silente e prona che se avesse voluto, se ci avesse lavorato, in 8 anni di poli scolastici ne avrebbe realizzati due.
Oggi la nostra comunità sta pagando un prezzo altissimo all’improvvisazione, all’incapacità di individuare le priorità e le urgenze degli interventi.
Non era forse meglio impiegare i 2.000.000 di euro per la realizzazione del polo scolastico o per la messa in sicurezza degli edifici scolastici piuttosto che l’abbellimento di alcune piazze affidato alla CPL Concordia con un appalto discutibile in soli 30 giorni e che a distanza di 3 anni ancora non sono completate.
Il problema vero è che fare l’amministratore richiede serietà, impegno, spirito di servizio, responsabilità, sudore, come per esempio andare in Comune tutte le mattine in orario, perché questo è il compito di un sindaco in aspettativa e remunerato a tempo pieno. L’esatto contrario di quello che accade, come purtroppo ciascuno di noi può riscontrare tutti igiorni”.
Il comunicato stampa delle opposizioni appare, però, un semplice antipasto visto che nei prossimi giorni dovrebbe tenersi un’assemblea pubblica per chiarire i termini della vicenda e dicono “ristabilire la verità dei fatti”.