Giulianova. Si è svolto nella serata di ieri, al cinema “Moderno”, l’incontro organizzato dal Circolo del Pd “Pica” di Giulianova Alta su un tema di grande attualità come la petrolizzazione in Abruzzo.
Dopo il saluto del sindaco Francesco Mastromauro, il quale ha ricordato come per ben due volte, il 12 agosto 2009 e il 29 settembre scorso, l’amministrazione abbia preso decisa posizione contro le concessioni di coltivazione e di ricerca degli idrocarburi in terra e in mare nella regione Abruzzo, hanno preso la parola Ludovica Raimondi, Enzo Di Salvatore, docente di Diritto Costituzionale all’Università degli Studi di Teramo, e Fabrizia Arduini, responsabile WWF per la zona Frentana. Gli interventi hanno illustrato brevemente la storia della battaglia contro l’oro nero, nata con la notizia dell’impianto del Centro Oli di Ortona, una raffineria petrolifera, e seguita dalla nascita di comitati cittadini, che insieme al tenace aiuto di Maria Rita D’Orsogna, docente di Matematica all’Università di Los Angeles, hanno cominciato a sensibilizzare la popolazione con manifestazioni e raccolte firme su tutto il territorio regionale. Della D’Orsogna Ludovica Raimondi ha letto un documento scritto proprio per l’occasione, per invitare gli abruzzesi di Giulianova e della Provincia di Teramo a prendere carta e penna e dare vita a una mobilitazione attiva ed efficace contro le richieste di permessi di ricerca di idrocarburi gassosi in terraferma, presentati dalla Medoligas Italia S.P.A. e dalla Società Adriatica Idrocarburi, per i territori delle Province di Teramo e Pescara: saranno, infatti, al vaglio dell’Ufficio VIA (Valutazione Impatti Ambientali), per la Valutazione di Assoggettabilità (VA), le istanze di permesso denominate “Villa Carbone”, “Villa Mazzarosa”, “Cipressi”, “Santa Venere”, riguardanti al momento le ispezioni sismiche. A tal proposito Enzo Di Salvatore ha chiarito al pubblico l’aspetto normativo-legislativo che regola le competenze in materia energetica, ponendo l’attenzione sulle ambiguità e sulle contraddizioni insite e nella documentazione propria della Medoilgas e nelle varie leggi nazionali e regionali oggi in vigore. La responsabile WWF Zona frentana, Fabrizia Arduini, invece, esperta della questione “petrolizzazione”, ha spiegato le ragioni che si nascondono dietro le invasioni dei petrolieri in Abruzzo, in cosa consiste la perforazione del petrolio e del gas, nonché il significato di politiche territoriali, atte alla salvaguardia dell’ambiente e della vita in esso contemplata.
L’incontro, che ha registrato una grande partecipazione di pubblico, ha consentito di evidenziare la sensibilità presente nella cittadinanza su temi fondamentali legati all’ambiente e, in particolare, alla necessità di tutelare i fondali e le specie marine, un ecosistema dal fragilissimo equilibrio messo a rischio, come hanno spiegato i relatori intervenuti, dalle ispezioni sismiche effettuate nell’Adriatico.