E’ il duro atto di accusa al PD teramano firmato dai consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle (Santino Ferretti; Fabio Berardini; Patrizia Terzilli; Fabio Cinì; Margherita Trifoni; Bruno Nocella; Pierluigi Filipponi).
“Sono giorni che leggiamo – spiegano – di contrasti e liti all’interno del Partito Democratico: chi critica, chi abbandona riunioni, chi esprime insoddisfazione. In tutto questo nessuna proposta, non una parola contro il decreto del governo, totalmente insufficiente a garantire i mezzi per ripartire. Il governatore D’Alfonso che arriva a definire la protesta dei sindaci dei paesi colpiti una carnevalata. Chiediamo al presidente Di Sabatino e al PD di non occuparsi di correnti interne, poltrone e liste provinciali, ma di farsi sentire e di agire in maniera decisa nei confronti del governo, affinché riveda un decreto che noi del Movimento 5 Stelle riteniamo del tutto inadeguato”.
Per i consiglieri M5s “i cittadini sono stanchi dei vostri litigi, delle beghe di partito, della guerra tra bande e fazioni. I cittadini hanno altri problemi, enormi. Siete del tutto inadeguati a fronteggiare una emergenza simile, ed ogni giorno ne date riprova, mortificando questo territorio che meriterrebbe altro”.
“Volevo tranquillizzare i consiglieri del M5S. Dovendo amministrare un ente che fino a qualche mese fa doveva essere soppresso, spogliato di risorse finanziare e professionali, ma che negli ultimi due anni ha comunque dovuto far fronte, con mezzi e uomini questi si inadeguati alle circostanze, a eventi alluvionali, terremoti, dissesti idrogeologici, tutto il mio tempo è dedicato ad affrontare problemi reali. E fra questi, certamente il più urgente e concreto di tutti, è quello di porre all’attenzione del Governo i limiti, di impostazione e di sostanza, del cosiddetto Decreto Sisma”.
Così Renzo Di Sabatino replica ai consiglieri del Movimento 5 Stelle sul caso della nomina del vicepresidente in Provincia.
“Non un minuto è stato perso in altre attività, anche perché, per sostenere – continua – non le mie ragioni ,ma quelle dei Sindaci, del territorio, delle associazioni datoriali come dei sindacati, dei cittadini senza casa, di quelli che hanno perso il lavoro perché hanno i capannoni distrutti, c’è stato bisogno di raccogliere dati e cifre, di elaborare delle proposte credibili, di avanzare alternative praticabili. Domani andiamo a Roma, istituzioni e società civile a sostenere le nostre ragioni usando le uniche armi che conosco: quelle dei fatti, della ragionevolezza e del confronto. Bisognerebbe giudicare chi amministra per quello che fa (per esempio sulla piattaforma di proposte che trovate qui http://www.provincia.teramo.it/sala-stampa/assemblea-dei-sindaci-approvata-la-mozione) naturalmente, è più semplice far ricorso alla retorica della cattiva politica. Una banalizzazione non priva di rischi visto quello che sta accadendo a Roma, alla sindaca Raggi e alle controversie, non proprio in punta di fioretto, del M5S”, conclude Di Sabatino.