L’associaizone giuliese ricorda che “lo scorso anno dopo una lunga battaglia di civiltà promossa dalla nostra associazione a difesa del parco Franchi, davanti alle autorizzazioni amministrative, con grande rammarico, dovemmo dichiarare: ‘Parco Franchi, il più famoso della città, che da decenni sul lungomare contribuisce a rendere bella paesaggisticamente Giulianova, invece di veder accrescere il verde ospiterà nella sua prima fascia un’impattante barriera visiva. Su una colata di cemento armato è stato edificato un enorme chiosco-ristorante con un ingombro complessivo di circa 100 mq. ed un’altezza di 4 metri. Si intuisce, naturalmente, che le ripercussioni negative sulla piena fruibilità del parco si sentiranno ben oltre l’area interessata’”.
Ora il Tar Abruzzo ha annullato il provvedimento che ha autorizzato la realizzazione del chiosco-ristorante, ritenendo fondato uno dei motivi esposti dai confinanti che hanno presentato il ricorso.
Il Cittadino Governante ribadisce come “il Tar conferma che l’obiettivo del Comune è quello di garantire l’amovibilità dei chioschi e che sono vietate le piattaforme in cemento armato (piattaforma presente anche nel chiosco-ristorante autorizzato nei giardini Matteotti!). Peraltro la sentenza evidenzia che nella relazione tecnica al progetto del chiosco non sono state descritte le caratteristiche costruttive della pedana e della fondazioni, nonostante ciò fosse espressamente richiesto dal Regolamento comunale. La notizia ci conforta e ci fa sperare in una soluzione che restituisca il verde nella parte fronte mare del parco. e il confinante ha, giustamente, agito a tutela di un proprio interesse”.
Nei mesi scorsi però l’associazione giuliese ha esposto diversi altri rilievi a tutela del parco che caratterizza il lungomare monumentale.” Un luogo di vivibilità che offre bel paesaggio, occasioni di tempo libero, spazi per il gioco dei bimbi e attrattività turistica; un luogo che noi continueremo a difendere. Ci chiediamo comunque: perché deve intervenire la magistratura a tutela dei beni comuni? Non dovrebbe essere compito della politica compiere in autonomia scelte di buongoverno?”, chiosa Il Cittadino Governante