Una situazione che si conosceva e che colpevolmente non è stata affrontata come si doveva. Punta il dito contro la mancata programmazione fatta finora dall’amministrazione comunale di Teramo, il deputato del Movimento 5 Stelle Gianluca Vacca che, questa mattina, ha ricordato come nella provincia di Teramo l’80% delle scuole non risulterebbe in regola con le normative antisismiche.
E riguardo alla proposta di emendamenti da inserire nel Decreto in conversione, che dovrà ora andare al vaglio del Parlamento, Vacca propone di individuare subito degli edifici idonei e sicuri dove poter spostare le scuole che non garantiscono il massimo della sicurezza, creando in accordo con le Prefetture un registro degli immobili utilizzabili. Inoltre per il deputato è necessario trovare le risorse necessarie per mettere a norma tutti gli edifici pubblici, con scuole in primis, ricordando come le risorse in questi anni ci siano state ma siano anche state spese malamente.
Per i 5 Stelle, inoltre, serviranno almeno 600 milioni di euro in più, subito disponibili per attuare le misure per le scuole, oltre chiaramente alla necessità di ampliare la zona del cratere anche a tutti quegli altri Comuni che hanno subito le gravi conseguenze del mix di sisma e neve riportandone gravi conseguenze.
E il consigliere comunale Fabio Berardini ha aggiunto come, a livello locale, il Movimento sia contrario al pagamento di un canone di affitto per l’eventuale creazione di un polo scolastico nell’area del nuovo stadio, proponendo invece una possibile transazione, “perché non riteniamo giusto che un privato possa lucrare in una situazione di emergenza”.
Per quanto riguarda la mancata comunicazione in occasione della scossetta di due giorni fa, con il caos che ne è conseguito in città, Berardini propone un sistema di comunicazione diretta tra l’amministrazione e i cittadini che, attraverso un servizio di messaggistica istantanea consenta di dare informazioni immediate e dirette a tutti i cittadini in caso di emergenza.
“Non da ultimo”, conclude Berardini, “chiediamo che la commissione di vigilanza verifichi cosa è stato fatto con i 13 milioni di euro destinati negli ultimi cinque anni alle scuole per il miglioramento degli edifici e soprattutto come siano stati svolti i lavori”.