Una proposta “né equa né sostenibile” dice il Presidente “visto che la convenzione prende in considerazione quattrocentocinquantacinque chilometri di strade provinciali e ci consente di conferirne solo ventuno. A occhio e croce ne toccavano cento a provincia”.
Stando a quanto scrive il Presidente non sono state prese in considerazione le proposte dell’ente: “Frutto del lavoro serio e qualificato compiuto dai tecnici e dagli amministratori locali in fase di rilevazione sulla base dei criteri del Codice della Strada. Proposte le cui motivazioni risultano rafforzate dai recenti eventi calamitosi, che hanno decisamente aggravato le circostanze esaminate allora. Mi auguro vi siano i margini per un ripensamento perché così com’è non la firmerò e ho invitato il presidente della Regione Abruzzo a non firmare accordi separati”.
Nella convenzione, quindi, si prevede il conferimento all’Anas della sola 259 della Val Vibrata: una strada dove l’ente ha appena investito sei milioni di euro mentre la proposta dell’ente elencava fra le priorità di primo livello: la 259 della Val Vibrata, la 491 di Isola del Gran Sasso, la 365 che attraversa la Val Fino, la 262 di Campli e la 553 di Atri.
La riclassificazione delle strade provinciali in statali costituisce un tassello molto significativo per la qualità della vita dei cittadini in quanto, questo è il suo fine, si tratta di garantire manutenzione, livelli ottimali di transitabilità e sicurezza: tanto prioritari, questi obiettivi, da essere previsti nella legge regionale 56 del 7 aprile 2014 mentre i criteri tecnici per l’individuazione delle arterie da riclassificare sono contenuti nel Codice della Strada.