Martinsicuro. Primarie congelate, ancora non accantonate in maniera definitiva, ma che passano in secondo piano nella scelta del candidato sindaco del centrosinistra.
E’ lo scenario emerso nel corso dell’assemblea degli iscritti del Pd, che si è tenuto domenica nel percorso verso le amministrative di primavera. La linea che ha preso quota è quella di individuare figure che poi possano prendere parte alla competizione elettorale, che per la prima volta nella storia politica cittadina saranno con il sistema del doppio turno (Martinsicuro ha superato i 15mila abitanti).
I nomi che sono tornati in ballo nel corso delle ultime ore sono due. Nomi già circolati negli ambienti. Un tentativo sarà nuovamente fatto con Giancarlo Micozzi, in passato assessore al bilancio sul finire degli anni ’90. Figura moderata, che ha capeggiato uno dei comitato per il Si nella recente campagna referendaria. Altra opzione è quella di Enzo Pierantozzi, medico-chirurgo, esponente storico della politica cittadina, che potrebbe poi ricompattare l’intera area. Nei prossimi giorni, anche in base alle evoluzioni delle trattative, una decisione sarà adottata. Nel frattempo, la Sinistra per Martinsicuro, sempre nella stessa area, ha convocato un incontro per giovedì 16 febbraio al Bar Canarino a Villa Rosa. Potrebbe rappresentare un altro passaggio utile per comporre il mosaico.
Gli altri schieramenti. Allo stato attuale sono due i candidati sindaco in corsa per le amministrative. Hanno ufficializzato il proprio percorso Massimo Vagnoni (Progetto Comune), Alduino Tommolini (MartinRosa) ai quali si aggiungerà a breve anche Paolo Camaioni (Città Attiva), che non ha ancora ufficializzato la cosa, ma che è scontata. Resta da vedere al momento il percorso del M5S, in ogni caso impegnato nella composizione di una lista.