Due gli aspetti posti dagli ex componenti di maggioranza: il ritardo nella convocazione della seduta (66 ore invece delle 72 previste dal regolamento), oppure perché nelle 24 ore antecedenti la seduta la documentazione dell’assise civica non era completamente disponibile.
“Siamo sicuri”, si legge nella nota, “che il rinvio sia dettato dalla non piena disponibilità degli atti, come in precedenza accaduto. Infatti il Consigliere Di Felice alle ore 14 del 10 febbraio – si fa notare che il rinvio viene comunicato tramite PEC alle ore 15,30 -si è recato nella Segreteria comunale al fine di prelevare copia di alcuni atti e di loro documenti fondamentali per svolgimento e la comprensione di punti presenti all’ordine del giorno, soprattutto per quello più importante che riguardava il riconoscimento delle spettanze agli ex LSU come da accordo di conciliazione sottoscritto tra l’Ente ed i lavoratori, questi ultimi purtroppo ancora in attesa di vedere liquidate le loro dovute spettanze, che potranno essere oggi riconosciute solo perché il l’ex Vice Sindaco Di Felice, all’epoca, si prodigò con gli uffici alla costituzione di un fondo rischi contenzioso di euro 500.000”.
A supporto di queste tesi viene anche prodotto un verbale redatto dal segretario comunale, operazione richieste dallo stesso consigliere Di Felice.
“Non è possibile consegnare il parere del Revisore dei conti”, si legge, “perché alle ore 14,03 il Protocollo è chiuso.
Non è possibile avere la variazione di bilancio perché fatta dalla Giunta in mattinata e non ancora pubblicata.
Non è possibile avere la stampa del libro mastro perché la variazione di bilancio non è ancora pubblicata”. Un riflessione l’associazione la riserva anche ai grillini.
“Per quanto poi riguarda il comunicato stampa del consigliere Cinì del Movimento 5 Stelle”, prosegue la nota, ” siamo sicuri si riferisca alla mancanza di vigilanza dei controlli interni. Infatti, basterebbe fare la semplice “conta” di quanto ad oggi prodotto dagli altri gruppi consigliari, ricordando loro l’iter di approvazione del bilancio di previsione”.