Tortoreto. Scenari in evoluzione, in parte frammentati, che rischiano di produrre una proliferazione di liste mai viste, almeno in epoche recenti.
Le prospettive politiche a Tortoreto a pochi mesi dalle elezioni (la data ancora deve essere definita) restano per certi versi molto indefinite. Da una parte la gestione commissariale, che ha probabilmente fatto anticipare strategie e ambizioni. Dall’altra scorie del recente passato, che favoriscono divisioni, il tutto unito anche ad una voglia di seguire percorsi civici. Sono tanti gli ingredienti in questo frangente, che rendono il quadro frammentato, ma anche interessante.
Il quadro attuale. Il primo candidato sindaco è Piero Di Nicola (Pd) che ha iniziato il suo giro d’orizzonte per dar vita alla sua lista. Un percorso particolare quello in seno ai Dem, che qualche situazione l’ha comunque prodotta. La dimostrazione è esemplificata da un post che la segretaria Stefania Barlafante ha “vergato” sulla pagina Facebook. “Siamo orgogliosi”, scrive, “del percorso lineare, trasparente e coerente svolto sino ad oggi, in quanto per la prima volta con fatti reali ci siamo effettivamente e tangibilmente aperti verso altre realtà superando i nostri limiti e i nostri timori, dimostrando realmente di essere un partito progressista fatto di uomini e donne che hanno a cuore i domani d Tortoreto, a mio avviso una novità assoluta per questo paese chiuso a volte in dinamiche e giochi spesso poco chiari ai più. Ovviamente siamo spiacenti che non siano pervenute altre candidature oltre a quella Piero Di Nicola e pertanto si sia persa la possibilità di iniziare un dibattito ricco di contenuti”.
Progetto per Tortoreto è invece il contenitore che sta prendendo forma attorno alla figura di Nico Carusi. Progetto civico che appare già in fase avanzata per quanto concerne potenziali candidati e linee programmatiche. Identico obiettivo anima in questa fase Impegno civico, alimentato da coloro che nella fase della crisi politica al Comune di Tortoreto sono stati bollati come dissidenti. Renato Chicchirichì, Rosita Di Mizio, Rosella Di Pancrazio e Federico Di Lorenzo ribadiscono di voler correre alle amministrative con una propria lista, anche guardandosi attorno.
E il resto? Situazione tutta da scrivere nell’area del centrodestra dove la riproposizione del dualismo Monti-Marconi ancora non ha fatto sintesi. Di sicuro al momento nessuno dei due appare intenzionato a fare un passo indietro a beneficio dell’altro. Soprattutto chi, come Marconi, questo disimpegno lo ha messo in pratica nel 2014. Non è ancora uscito allo scoperto, ma indiscrezioni parlano di un percorso sottotraccia avviato da parte di Augusto Di Stanislao che starebbe lavorando ad una lista. Da chiarire anche il percorso del Movimento 5 Stelle. Gli attivisti stanno proseguendo nelle assemblee settimanali e sono in attesa di sapere se avranno la possibilità di utilizzare il simbolo.