“Il disegno è chiaro a tutti” ha detto il consigliere Renzo Di Sabatino “l’obiettivo è arrivare alla realizzazione di un inceneritore”.
Nella mozione si chiedeva di sollecitare la Regione Abruzzo sull’affidamento alle Province delle competenze in materia di programmazione e di organizzazione del ciclo integrato dei rifiuti, superando una frammentazione gestionale che è una delle cause dell’emergenza in corso.
“Ancora una volta però” ha aggiunto Di Sabatino “hanno ritenuto di non disturbare il manovratore, stanno sempre di più dietro alle decisioni del segretario Mazzarelli”.
Altra richiesta riguardava la promozione immediata di un accordo fra i Comuni per giungere ad una gestione pubblica e su base provinciale dell’intero ciclo (dalla raccolta allo smaltimento) e per la realizzazione in tempi certi degli impianti previsti dai piani regionale e provinciale, a partire dalla discarica Grasciano 2.
“La maggioranza ha ritenuto di bocciare anche questa proposta, ritenendo superfluo il coinvolgimento dei sindaci” ha commentato Di Sabatino.
“E’ solo l’ennesima conferma di una inadeguatezza di fondo” ha aggiunto il capogruppo Ernino D’Agostino “che rischia di trasformare questo ente in un cumulo di macerie ben prima che una eventuale legge costituzionale la sopprima. I disastri che stanno producendo sono sotto gli occhi di tutti. E’ di questi giorni l’acuirsi dell’emergenza generata da una riorganizzazione illegittima ed irrazionale: importanti professionalità fuggono verso altri lidi, servizi essenziali vengono precipitati nella paralisi e nel caos, le organizzazioni sindacali confermano lo stato di agitazione e i ricorsi al Tar e alla Corte dei Conti. Senza pensare all’assenza di progetti e di azioni sulla devastante crisi economica ed occupazionale che picchia duro sulla provincia teramana”.
Secondo D’Agostino e l’intero gruppo di minoranza è fondamentale lavorare con determinazione e subito ad un patto territoriale di sviluppo che riprenda quei principi e quei progetti contenuti nell’accordo approvato lo scorso anno e mai attuato. E’ necessario passare i fatti e chiedere risposte al Governo ed alla Regione, a partire dall’utilizzo dei fondi Fas.
L’opposizione provinciale, dunque, torna a puntare il dito contro quella che definisce una giunta “assente”.
“Un immobilismo” spiega Riccardo Mercante, dell’Idv, dovuto al fatto che Catarra è semplicemente ostaggio di Chiodi che, a sua volta, è ostaggio del Governo. È evidente che l’obiettivo è l’inceneritore, ma quella dei rifiuti è un’emergenza che sta arrivando al culmine. La soluzione c’è, basta avere l’umiltà di copiarla. La nostra provincia ha bisogno di un centro di riciclaggio a freddo, che consente di recuperare il 99 per cento dei rifiuti. Ma comprendiamo che la torta è grossa e il business incombe”.
Marina Serra