Ruffini e Di Luca “sono fortemente preoccupati della possibilità che l’IZS, con la creazione di una società parallela, possa indebolire il ruolo dell’istituto ed i livelli di eccellenza raggiunti per quanto riguarda la ricerca scientifica. Preoccupazione tra l’altro emersa nella conferenza stampa dei giorni scorsi da parte delle organizzazioni sindacali”.
I due consiglieri del Pdsi chiedono come mai sia necessaria la costituzione di una ulteriore società che, a leggerne l’oggetto sociale, ricalca completamente le funzioni che già vengono svolte dall’IZS ed il perché non si concentrino tutti gli sforzi in ordine al personale e agli investimenti in tecnologia verso l’istituto stesso, senza disperdere risorse, in un momento di forte crisi economica, in coerenza con il piano di dismissioni di tutte le società regionali.
“L’Istituto Zooprofilattico di Teramo – aggiungono Ruffini e Di Luca – ha ancora in progetto la costruzione del nuovo polo scientifico, già finanziato da diversi anni e che giace nei cassetti del Comune di Teramo e non vede ancora in maniera chiara la data di inizio lavori. Chiediamo di conoscere se la decisione della costituzione di Lavoro srl sia stata concordata con le Regioni Abruzzo e Molise, titolari della totalità delle quote dell’IZS, essendo evidentemente, la stessa un’operazione di carattere straordinario o se sia riconducibile ad un’iniziativa autonoma da parte del Commissario Verticelli. Invitiamo, inoltre, i colleghi consiglieri teramani a sostenere subito in Consiglio regionale l’approvazione del progetto di legge sull’IZS che il Pd ha presentato. Il nostro provvedimento ricalca fedelmente quello già divenuto legge nella regione Molise e che tra l’altro ha permesso di superare tutti i motivi dell’impugnativa da parte del Governo che invece avevano interessato la legge presentata dalla maggioranza nella nostra Regione. Una veloce approvazione permetterebbe all’istituto la ricostituzione del CdA dell’Ente affinché termini il lunghissimo periodo di commissariamento e si torni ad una gestione partecipata, con membri eletti dalle due Regioni”.