Secondo il politico, infatti, la decisione di eliminare un assessorato che, a detta del primo cittadino, non ha prodotto risultati, sarebbe stata dettata da quelle che Cavallari chiama “sorde guerre interne tra correnti di partito e di coalizione sulla testa e nelle tasche dei cittadini teramani”.
Il capogruppo del Pd è infatti convinto che l’eliminazione dell’assessorato di Luzii avrebbe potuto costituire l’occasione per l’amministrazione di razionalizzare i già pesanti costi della politica. Elemento evidentemente non preso in considerazione dal sindaco Brucchi, visto che “ha confermato la poltrona che, è bene ricordarlo, costa alla pubblica amministrazione 50mila euro all’anno”.
Una cifra inutile, secondo Cavallari, che considera “prive di qualsiasi utilità amministrativa” le deleghe assegnate al neo assessore Agostinelli. “Quelle funzioni” è il suo commento in proposito “potevano benissimo continuare ad essere svolte come, fino ad ora, dall’assessorato all’Urbanistica, da quello ai lavori pubblici o dallo stesso sindaco, che non si è alleggerito di nessuna responsabilità importante (vedi TEAM e Cultura), ma ha solo ceduto la gestione della Polizia Municipale oltre a riassegnare l’urbanistica dopo troppi mesi di vacanza”.