“Per cantierare i lavori della disastrata via Volturno a Scerne” spiegano “dopo anni di incuria e latitanza, ha deciso di svendere due strade ciclo-pedonali di pubblico accesso che portano direttamente al mare. Accettare tale offerta rappresenterebbe il baratto vergognoso dei diritti di tutti a godere del nostro libero mare e dei nostri liberi spazi in barba agli interessi di un’intera collettività e a favore di pochi. Si ritiene, inoltre, che privare i propri cittadini del diritto di avere
due pubbliche vie solo per ottenere la messa in sicurezza di un’altra, via Volturno, sia un comportamento deplorevole e nel quale si configura il ricatto a danno di tutti i pinetesi. A ciò si aggiunga che, fatta salva ogni altra pregiudiziale, e la chiara volontà degli amministratori del periodo in cui fu urbanizzata l’ampia area interessata, che deliberarono il diritto di
garantire a tutti l’agevole accesso al demanio negli anni post realizzazione del resort, il prezzo accettato dalla Giunta Comunale, pari a 165mila euro, è assolutamente al di sotto di qualsiasi stima e a esclusivo vantaggio dell’acquirente. Per questi motivi, abbiamo elaborato un manifesto che sarà affisso in tutta la città di Pineto”.
Nel volantino si chiede “a quale prezzo i cittadini di Scerne hanno il diritto di avere strade con requisiti minimi di sicurezza e decoro? E’ questo il futuro di Pineto? Svendere proprietà pubbliche per pagare la normale manutenzione di strade? Affermando, tra l’altro, che non è solo importante avere diritto a qualcosa ma… avere qualcosa quando se ne ha diritto e ribadendo il no alla svendita del patrimonio di tutti, invitano il Sindaco e l’amministrazione comunale dal desistere nel perseguire tali comportamenti ricattatori e impegnarsi, per l’auspicato raggiungimento degli obiettivi, nella ricerca d’idonee soluzioni ai problemi di Scerne. Gli stessi, inoltre, sono pronti a dare il via a una raccolta di firme contro quello che ritengono un vero e proprio abuso nei confronti di tutti i cittadini e dei loro diritti”.