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Teramo, società in house e fondazione all’Izs, Cgil e Cisl dicono no

Teramo. Ancora insieme per denunciare le “strane anomalie” dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo. La Fp Cgil e la Fp Cisl di Teramo esprimono la loro contrarietà nei confronti della possibile creazione di una società in house e di una fondazione che, a loro dire, impedirebbe il ripristino della conformità degli organi competenti che manca già da 18 anni, da quando cioè l’istituto è stato commissariato.

“Per non smentire la fama che in questi anni si è tenacemente conquistato” si legge nella nota a firma delle due sigle sindacali “la cosa è avvenuta nel più totale ‘riserbo’. Visto che ‘a pensar male si fa peccato, ma a volte ci si azzecca’, che se ne fa lo zooprofilattico di una nuova società e di una fondazione? Di quali servizi dovrebbero occuparsi che non si possono gestire all’interno o essere affidati alle due cooperative già presenti? L’Istituto, addirittura, fa parte anche di un consorzio (Co.An.An.) che si occupa di anagrafe animale e del quale sembra che l’attuale direttore e il segretario generale (sic!!) abbiano assunto l’incarico di componenti del consiglio di amministrazione. Le società con cui gestire servizi, certamente, non mancano, e allora ci si chiede perché farne una nuova?”

Per i due sindacati i 10mila euro di capitale sociale della Lavoro s.r.l., sarebbero troppo pochi per non pensare che altri soldi verranno possano essere dirottati sulla nuova società, sperperando in questo modo risorse pubbliche a danno della collettività. Inoltre per la Cgil e la Cisl le esternalizzazioni sono più costose, meno efficaci e i vincoli normativi in materia di assunzioni di personale ne limitano la funzionalità. Il sospetto, per i due sindacati, è che il vero obiettivo della società in house sia quello di creare percorsi di carriera “alternativi e ad personam”. Per questo, come si legge nella nota si “opporranno in tutti i modi e in tutte le sedi istituzionali per impedire che si creino scatole amministrative vuote a spese dei cittadini e chiedono alla politica regionale di mettere mano seriamente e definitivamente allo stato di “precarietà istituzionale” (18 anni di commissariamento) dello Zooprofilattico di Teramo”.