Roseto, emergenza neve: Pavone presenta interrogazione in Consiglio

Roseto degli Abruzzi. Il Capogruppo di “Avanti X Roseto, Enio Pavone, ha presentato sabato 14 gennaio in Municipio un’interrogazione a risposta scritta e orale avente per oggetto l’emergenza neve che ha colpito il territorio rosetano.

In particolare l’ex primo cittadino ha deciso di riformulare al Sindaco di Roseto degli Abruzzi, Sabatino Di Girolamo, gli stessi quesiti già posti nei suddetti e per i quali non avrebbe ancora ricevuto alcuna risposta dall’Amministrazione:

‘1. Perché i giorni 6, 7 e 8 gennaio, in piena emergenza neve, il Comune era chiuso e al centralino non rispondeva nessuno?
2. Con il Municipio chiuso dove sono state svolte le operazioni di coordinamento del Piano Neve, tanto sbandierate dall’Amministrazione comunale, ma di cui non vi è stata alcuna traccia tangibile se non fosse stato per l’encomiabile impegno dei dipendenti comunali e della Protezione Civile?
3. Come mai le scuole sono state riaperte per il 10 gennaio nonostante l’Amministrazione fosse a conoscenza dell’allerta meteo di lunedì 9 gennaio, emanata già nel pomeriggio?
4. Perché le scuole sono state riaperte senza che il riscaldamento fosse stato riacceso, come minimo, due giorni prima, lasciando così gli alunni al freddo?
5. Quando e se è stato attivato il C.O.C., ovvero il Centro Operativo Comunale, condizione essenziale per poter fare richiesta di risarcimento danni se il Governo accorderà lo stato di calamità naturale all’Abruzzo a causa del maltempo e della neve?’

“Mi aspetto delle risposte precise e dettagliate a queste domande anche perché, come tutti i cittadini hanno potuto constatare, il Piano Neve messo in campo dall’Amministrazione monocolore Pd ha mostrato diversi limiti creando particolari disagi nelle numerose e popolose frazioni del territorio” dichiara Pavone.

“In particolare voglio sapere se e quando è stato attivato il C.O.C., ovvero il Centro Operativo Comunale. Tralasciando in fatto che, a differenza di quanto fatto da altri comuni teramani, non vi è stata alcuna comunicazione ufficiale alla cittadinanza riguardo alla sua eventuale apertura e che solo nel pomeriggio di sabato 7 gennaio sono stati resi noti dei numeri, un fisso ed un cellulare, a cui rivolgersi, rendendo così difficile per tanti rosetani mettersi in contatto con chi stava gestendo l’emergenza, qualora il C.O.C. non fosse stato attivato per niente o non nei tempi previsti il nostro Comune non potrebbe fare richiesta di risarcimento danni nel caso in cui il Governo accorderà lo stato di calamità naturale all’Abruzzo per il maltempo,

come ribadito con un apposito comunicato dello scorso 13 gennaio dall’esecutivo Regionale nel quale, cito testualmente, si dice che <La deliberazione della Giunta Regionale, nel prendere atto che i soggetti colpiti hanno dovuto far fronte con propri mezzi e risorse al superamento delle situazioni emergenziali, ha deciso di intervenire finanziariamente a favore dei Comuni che hanno immediatamente attivato i C.O.C. (Centri Operativi Comunali) e dato attuazione ai rispettivi piani neve>.

Vi lascio immaginare che danno sarebbe per tutto il territorio rosetano se, per una qualsiasi negligenza dell’Amministrazione monocolore Pd, questo non fosse stato attivato nei modi e nei tempi previsti”, conclude l’ex primo cittadino.

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