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Mosciano, Pdl abbandona consiglio comunale per protesta contro il sindaco

Mosciano. Durante l’ultimo consiglio comunale a Mosciano, i consiglieri comunali di minoranza della lista civica “Idee in Movimento” appartenenti  al Popolo della Libertà, Piccioni Pasqualina e Michele Core, hanno abbandonato l’aula per protesta. Un’azione, peraltro preannunciata all’inizio di seduta, contro il Primo Cittadino, Orazio Di Marcello che, a metà legislatura, ancora non riuscirebbe “a far sì che vengano rispettate regole e comportamenti civili durante i dibattiti consiliari, non solo dai componenti dell’assise, ma anche da parte del pubblico”.

Il capogruppo Piccioni ha negato di aver abbandonato la seduta per non partecipare a due dei quattro punti all’odg riguardanti la situazione attuale di Cirsu e Sogesa. Sul tema il Pdl moscianese propone la convocazione di un consiglio comunale congiunto dei sei comuni soci (Bellante, Giulianova, Notaresco, Morro D’Oro, Moscianoe Roseto) con la partecipazione del Presidente della Provincia, degli assessori all’ambiente provinciale e regionale nonché del dirigente regionale Franco Gerardini. La proposta dei consiglieri del PdL, tra l’altro votata all’unanimità dal consiglio comunale, è stata presentata durante la discussione del punto: “Accertamento di responsabilità per gli amministratori di Sogesa vista la grave situazione debitoria in cui versa la Società”, richiesta dagli altri gruppi di minoranza.
Piccioni e Core annunciano che “la protesta di abbandonare l’aula si ripeterà anche nelle prossime sedute, ogni qualvolta si ripeteranno azioni incivili e antidemocratiche, o almeno sino a quando il sindaco non interverrà in modo incisivo ed autoritario per riportare il dibattito ad un livello di civile comportamento. E’ umanamente insostenibile stare seduti per ore ed ore sui banchi consiliari per assistere a spettacoli non propri conformi ad una pubblica istituzione. Certo il dibattito è necessario ed utile per comprendere le ragioni di tutti, ma tutto dovrebbe svolgersi nel rispetto di ogni singolo componente senza alcuna degenerazione e con un linguaggio appropriato al ruolo che si riveste nel consiglio stesso nel pieno rispetto di regole e comportamenti”.