Pescara. “Una scelta totalmente sbagliata”. Questo è il pensiero di Sinistra Italiana in merito alla nomina di Alessandro Italiani a Commissario del consorzio dei rifiuti Piomba – Fino, riguardante i Comuni di Atri, Pineto, Silvi, Arsita, Castiglione M.R., Castilenti, Bisenti e Montefino.
Sinistra Ecologia Libertà prima e Sinistra Italiana poi, hanno sempre criticato la gestione del consorzio Piomba – Fino guidato come presidente del CdA proprio da Alessandro Italiani.
“Vale la pena ricordare i forti richiami, nel corso degli anni passati, da parte del collegio dei revisori a tutti gli organi del consorzio sulle illegittimità delle indennità dei componenti del C.d.A, come pure le forti critiche sulle scelte deliberate del consorzio avanzate dai Sindaci, assessori e consiglieri comunali del centro-sinistra dei vari comuni del comprensorio”.
Ora però Sinistra Italiana, chiede che “il decreto di nomina di Alessandro Italiani venga immediatamente revocato e contestualmente nominato un tecnico in grado di garantire una gestione più efficiente e soprattutto trasparente del consorzio in linea con le esigenze dei comuni consorziati”.
Un appello lanciato questa mattina durante la conferenza stampa a Pescara alla presenza del viceindaco di Silvi Vito Partipilo, i consiglieri comunali di Silvi 2024/SI Antonio Del Vecchio e Nazzaro Pelusi, la consigliera comunale di Pineto Partecipattiva Marta Illuminati e i componenti dell’esecutivo regionale di Sinistra Italiana Tommaso Di Febo e Stefano Ciccantelli.
Il Sottosegretario regionale con delega all’ambiente, Mario Mazzocca, ha aggiunto che “la scelta del presidente D’Alfonso di nominare Alessandro Italiani commissario del Consorzio Piomba-Fino non può essere in alcun modo condivisibile. Abbiamo da tempo sostenuto che quello del commissariamento fosse l’unico strumento plausibile col quale attuare una significativa e decisa soluzione di netta discontinuità rispetto alla gestione dell’ente. Il Consorzio è chiamato a recepire nuove sfide in grado non solo di superare vecchie lacune, ma soprattutto di attivare percorsi coi quali diminuire costi e soddisfare le esigenze dei cittadini e degli amministratori, entro un contesto in cui la piena sostenibilità ambientale non è ridotta a mero slogan elettorale bensì elevata a vanto di tutti i comuni interessati dal servizio. Più che ad una nomina ci sembra di assistere ad una ri-conferma, che perpetua, e in qualche modo legittima, tutto ciò che noi vogliamo superare”.
Mazzocca ha confermato, infine, la riunione di lunedì, già convocata, per accelerare e concludere il percorso dell’Agir e della piena applicazione della riforma della gestione dei rifiuti regionale.
L’appello di Sinistra Italiana è stato accolto dal Movimento Atri non si tocca che da tempo combatte la battaglia per fare chiarezza sulla discarica di Santa Lucia.
“Dopo la nostra uscita sulla nomina del commissario al Consorzio Piomba Fino, nella persona dell’ex presidente del C.d.A. Alessandro Italiani, hanno preso posizione contraria alla nomina non solo tutti i partiti politici locali, ma anche i comuni di Pineto e Silvi unitamente al sottosegretario regionale con delega all’ambiente Mazzocca. Ci domandiamo come sia stata possibile questa nomina a questo punto, una nomina alquanto discutibile in quanto viene riconosciuto il ruolo di commissario non ad una personalità esterna al consorzio ma a colui che è stato presidente del c.d.a. del consorzio fino a poco tempo fa. Come si fa ad adottare questa decisione visti i tanti problemi che hanno riguardato il consorzio anche in questi ultimi anni? Quali logiche sottendono a questo provvedimento preso dal presidente regionale D’Alfonso? Come mai si propende nelle scelte sempre per le stesse persone sia che provveda a nominare il centrodestra sia che provveda il centrosinistra?””
Per il Movimento “questo modo di intendere la politica siamo stufi, bisogna partire da Atri per cambiare rotta innanzitutto dando nuovo slancio con un forte rinnovamento perché abbiamo la netta impressione che in questi anni si siano consolidate posizioni di potere personali grazie alla politica che stonano con il concetto di democrazia e pari opportunità che, dettaglio non di poco conto, niente hanno portato per la crescita della nostra cittadina. Concludiamo rallegrandoci che ogni qualvolta questo movimento prenda a cuore una problematica ci siano conseguenti favorevoli prese di posizione politiche bipartisan che confermano la correttezza delle nostre argomentazioni e battaglie a riprova che si può fare politica in maniera efficace anche non avendo alcun simbolo di partito che ti sorregga. È ora di svegliarsi e ribellarsi a questo tipo di politica che avvantaggia sempre pochi ‘eletti”‘, è ora di avere coraggio perché solo il coraggio di parlare e di agire potrà aiutare a cambiare la rotta”, conclude Atri non si tocca.