Tortoreto, discarica: ampliamento o chiusura? L’interrogativo ancora deve essere sciolto
Tortoreto. Il giorno della verità, sul futuro della discarica comunale di Tortoreto, deve ancora arrivare. E’ questo il succo del vertice che si è tenuto questa mattina, negli uffici municipali, alla presenza degli amministratori civici e dei rappresentanti della associazioni ambientaliste. Al tavolo tecnico, convocato dal sindaco Gino Monti, con il chiaro obiettivo di tracciare un percorso comune e soprattutto condiviso per decidere in quale maniera arrivare alla chiusura della discarica, erano presenti, oltre al sindaco, l’assessore provinciale Francesco Marconi, Renato Chicchirichì (assessore all’ambiente), Antonio Di Giovanni (capogruppo di maggioranza), i consiglieri di minoranza Rolando Papiri e Mauro Postuma, diversi tecnici (tra i quali Gabriele Ciabattoni, che ha redatto il progetto di ampliamento dell’invaso dei rifiuti), Giuliano Marsili (associazioni ambientaliste), e i rappresentanti del comitato “Salvaguardia cittadini del fondovalle Salinello” (Franco Coccia e Rosita Di Mizio). La riunione, alla quale ne seguirà una successiva con gli enti interessati alla messa in sicurezza della discarica, è servita essenzialmente per analizzare quelle che sono le possibili opzioni praticabili: dalla chiusura immediata del sito (ancora sotto sequestro) o ad una chiusura differita, che potrebbe passare attraverso l’ampliamento per reperire i fondi necessari. “ Siamo soddisfatti dell’apertura del tavolo tecnico” si legge in una nota del comitato, “ che ha consentito di chiarire una serie di situazioni tra i vari attori coinvolti, che al momento erano ancora indefiniti. Nell’occasione, abbiamo sottolineato che il percorso da compiere, per arrivare alla chiusura definitiva della discarica, deve essere quello della messa in sicurezza, bonifica e immediata chiusura senza prevedere nessuna forma di ampliamento. Questa operazione sarebbe possibile solo dopo la stesura di un unico progetto di bonifica e di chiusura della discarica, in modo da poter avere chiaro il quadro economico. A quel punto, si potrebbe procedere ad una chiusura dell’invaso a stralci, in modo da incidere al minimo sul bilancio comunale”. In effetti, nelle valutazioni che dovranno essere effettuate, in modo da chiarire i termini della vicenda, quelle dei costi rappresentano la variabile, forse, più importante. “ La contrarietà all’ipotesi di ampliamento” prosegue la nota, “si rafforza anche alla luce dell’alluvione dello scorso marzo, evento in cui il sito della discarica è stato alluvionato. Infatti per la legge regionale n. 45/2007 non è possibile prevedere ampliamenti di siti alluvionabili. Il comitato ha invitato formalmente l’amministrazione comunale a trasmettere all’Autorità di Bacino Regionale la documentazione per aggiornare la cartografia relativa al sito della discarica che va individuato come “alluvionabile”. Infatti nonostante l’alluvione sia avvenuta in marzo, ad oggi l’aggiornamento non è ancora avvenuto”.