Tortoreto. Il Pd scioglie tutte le riserve e indice le primarie per la scelta per il candidato sindaco. Percorso perfezionato ieri sera, nel corso della riunione del direttivo, che ha approvato il regolamento di istituzione delle primarie, che saranno aperte.
L’appuntamento è fissato per domenica 19 febbraio, mentre le candidature dovranno essere formalizzate entro il 31 gennaio (ore 20).
Primarie aperte. Per la prima volta il Pd di Tortoreto sceglierà il candidato sindaco della lista di centrosinistra attraverso le consultazioni primarie. “Lo strumento delle primarie”, spiega il segretario cittadino dei Dem, Stefania Barlafante, sarà rivolto a tutte le forze politiche del centrosinistra, a tutte le associazioni presenti sul territorio e all’intera società civile” Duplice l’obiettivo: toccare le corde della partecipazione della cittadinanza alle primarie e scelta che non potrà non essere all’insegna della trasparenza dell’azione politica.
Il regolamento. Il direttivo del Pd, come detto, ha approvato il regolamento che disciplina il funzionamento delle primarie del 19 febbraio. Le candidature dovranno essere presentate corredate da 70 firme di elettori residenti nel Comune di Tortoreto e depositate entro le ore 20 del 31 gennaio. Non potranno correre alle primarie coloro che in precedenza hanno ricoperto la carica di sindaco.
I candidati. In attesa di perfezionare gli adempimenti del caso, il Pd di Tortoreto esprime due candidature: Piero Di Nicola, avvocato e con un passato anche da amministratore a metà degli anni ’90 e Mauro Di Bonaventura, in passato segretario del Pd. Con il “passo di lato” di Mauro Postuma, consigliere comunale uscente che ha deciso di ritirare la propria disponibilità nell’ottica di una scelta tesa all’unità del partito, resta da vedere cosa farà Nicola Ianni, altro in predicato di rivestire il ruolo di candidato sindaco, che ha avanzato delle riserve sul metodo da seguire. Il tempo delle decisioni definitive, però, ancora non è arrivato e anche altri (visto che si parla di primarie aperte) potrebbero decidere di concorrere. Di certo il vincolo di non partecipazione agli ex sindaci chiude la strada alle voci che parlavano di una possibile candidatura di Augusto Di Stanislao (in passato consigliere regionale, parlamentare e sindaco per due mandati di Colonnella), mentre al contrario spiana la strada anche a candidati di area, non del Pd, ma anche della società civile.
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