E’ il parere di Abruzzo Civico che in una nota firmata da Paolo Basilico (Coordinatore cittadino), Franco Felicinai (Presidente) e Michele Capanna Pisce’ (vice Coordinatore), spiegano che “sulla gestione dei rifiuti la Regione brancola ancora nel buio, tant’è che ad oggi ogni Consorzio cerca di sopravvivere alla meno peggio. Il Piomba Fino ha un invaso di 90 mila metri cubi in attività, approvato dalla Regione, dove da lungo tempo i Comuni facenti parte del Consorzio (Atri, Silvi, Pineto e i Comuni della Val Fino) non possono scaricare rifiuti indifferenziati e secco residuo e sono costretti a trasportare tali rifiuti fuori Provincia con costi maggiorati, mentre scaricano in questo sito Comuni di fuori Provincia. Sarebbe corretto, per una questione di dignità e trasparenza, che i cittadini fossero informati su chi oggi trasporta rifiuti nell’invaso nuovo di Santa Lucia e con quali costi. Quindi il sito di Atri è meta di altri e non dei Comuni Consorziati. Purtroppo è da anni che ascoltiamo proclami da parte di Enti Sovracomunali di arrivare ad un unico gestore, ma ad oggi nulla è stato fatto, ecco quindi che ognuno gestisce il suo orticello senza una seria programmazione dei rifiuti su base provinciale. Per questa latitanza degli organi Regionali, ecco che si aggiungono le ‘nomine politiche’ Commissariali. Per il Consorzio Piomba Fino la Regione Abruzzo ha nominato la stessa persona che era stata nominata dal Sindaco di Atri a Capo del Consorzio”.
Secondo Abruzzo Civico “il PD non ha svolto nessun ruolo politico e il Governatore D’Alfonso, ancora una volta, ha provveduto alla nomina senza tener conto di nessuno. Questo malvezzo appartiene ad una politica che vive fuori dalla realtà, visto che D’Alfonso stesso ha dichiarato, anche con questa nomina, guerra ad Atri a cospetto delle sue dichiarazioni fatte negli anni passati in cui vedeva Atri al Centro di uno sviluppo strategico comprensibile. Il PD locale, o meglio il Gruppo Consiliare, farebbe bene a non fare solo proclami verso questo modo di fare politica, ma a mettere in campo iniziative forti visto che è silente anche verso altri gravi problematiche che incombono su Atri: la situazione dell’Ospedale San Liberatore, sul Commissariato di Polizia Stradale la storia non è finita; sul ridimensionamento dell’Ufficio Territoriale Regionale di Atri che se è ancora aperto, anche con poche persone in servizio, è solo grazie ai nostri interventi verso l’Assessore Regionale dell’Agricoltura”.
Basilico, Capanna Piscè e Feliciani lancia un appello a tutti (anche il PD locale): “solo uniti si è in grado di fronteggiare questo modo di operare miope e arrogante verso la nostra Città”.