Una votazione dall’esito tutt’altro che scontato quella avvenuta ieri per rinnovare le cariche del consiglio provinciale. E’ cominciato questa mattina alle 8 lo spoglio delle 506 schede, a fronte dei 574 amministratori aventi diritto al voto, per l’elezione così detta di secondo livello di metà mandato che ha portato al rinnovo del Consiglio.
Dodici i consiglieri eletti con un’elezione che ha visto la presenza di 17 schede nulle e una bianca.
Tre le liste candidate che hanno visto la scontata riconferma della lista del presidente uscente Renzo Di Sabatino “La Casa dei Comuni”, con cinque consiglieri, la lista voluta dal capogruppo del Pd alla Regione Sandro Mariani “Direzione Futuro”, con due consiglieri e quella del centrodestra “La forza del territorio” dove ci sono state le sorprese principali.
Dei quattro consiglieri eletti, infatti, quello su cui puntava la città capoluogo, ovvero Alberto Covelli in forza al gruppo civico “Teramo soprattutto” considerato l’esile laccio che mantiene ancora in vita la giunta Brucchi, non ha avuto l’appoggio sperato proprio dagli elettori di destra, alcuni dei quali avrebbero addirittura dato il loro consenso al consigliere di Mosciano, Mirko Rossi, nella lista sponsorizzata da Mariani. L’accordo tra Paolo Gatti, Dodo Di Sabatino e Maurizio Brucchi, dunque, si sarebbe rivelato un flop ed ora bisognerà vedere quali conseguenze ci saranno anche per l’amministrazione comunale teramana.
Non hanno voluto esprimere alcuna scelta i consiglieri del gruppo civico teramano “Al centro per Teramo”, Guido Campana e Angelo Puglia, mentre Paola Cardelli del gruppo misto e Fabio Berardini dei 5 Stelle hanno espresso il proprio dissenso per questo tipo di votazione.
Confermati, dunque, i consiglieri uscenti Maurizio Verna (4327 totale voti ponderati), che insieme a Covelli è il solo rappresentante della città capoluogo, Mauro Scarpantonio di Controguerra (8969) e Giuseppe Cantoro di Pineto ( 5005) a cui si aggiungeranno Mario Nugnes di Roseto (4384) e Federica Vasanella di Giulianova (5141). Per la lista di Mariani ha ottenuto il maggior numero di preferenze oltre a Rossi (7490), anche Linda Di Francesco di Silvi (4680). A sopresa resta fuori il sindaco di Casteli, Rinaldo Seca.
Per la lista “La forza del territorio”, infine, si riconferma Severino Serrani di Penna Sant’Andrea (6286), affiancato da Federico Agostinelli di Campli (8885), Alberto Covelli (4603), Ambra Foracappa di Alba Adriatica (3609) e Domenico Pavone di Atri (4544).
“Un bel Consiglio, idealmente rafforzato dalla presenza di tanti giovani e di tre donne”, ha commentato, il presidente Renzo Di Sabatino, “per una scheda nulla e qualche millesimo non è scattato il sesto seggio alla Casa dei Comuni lasciando fuori il consigliere Vincenzo Di Marco e questo mi spiace così come mi rammarico del fatto che la montagna non è rappresentata. Proprio per evitare quanto accaduto avevo suggerito un’unica lista con una presenza equamente rappresentativa dei diversi territori. E’ stata fatta un’altra scelta e questo ha portato ad una dispersione di voti. Sul piano politico non posso non evidenziare la bella affermazione del centrosinistra in generale e dei consiglieri uscenti con la lista La Casa dei Comuni: gli amministratori locali ci consegnano un mandato chiaro e una bella responsabilità in una fase nella quale il futuro degli enti Provincia è ancora totalmente incerto e con qualche contraddizione di troppo: aspettiamo un segnale chiaro da parte di Parlamento e Governo per risolvere le questioni aperte e, dopo il risultato referendario, la restituzione delle risorse per mandare avanti i servizi”.
“Esprimiamo grande soddisfazione per il risultato conseguito dalla lista La forza del Territorio” , ha scritto in una nota il coordinamento della lista, “in occasione delle elezioni provinciali di Teramo, con l’elezione di ben 5 consiglieri di centro destra in opposizione, a fronte dei due presenti fino ad oggi, e ciò nonostante le fisiologiche assenze e ben cinque schede annullate. La nostra parte politica auspica una seria riflessione sul ruolo delle Province, in modo da superare comunque un metodo di elezione irrazionale che priva i cittadini del diritto di voto, se ed in quanto l’ente dovesse essere valutato come utile e necessario per i cittadini. In altri termini, o abolizione, oppure democrazia e voto popolare.
Ciò detto, vanno fatti i complimenti e gli auguri di buon lavoro agli eletti che rappresentano in maniera equilibrata la quasi totalità del territorio provinciale. Un doveroso ringraziamento, per questo risultato al di sopra delle attese, va a tutti gli altri candidati e ai consiglieri-elettori che hanno sostenuto la nostra lista”.
FASCE DEMOGRAFICHE LISTA |
fascia a) fino a 3.000 abitanti |
fascia b) da 3.001 a 5.000 abitanti |
fascia c) da 5.001 a 10.000 abitanti |
fascia d) da 10.001 a 30.000 abitanti |
fascia e) da 30.001 a 100.000 abitanti |
TOTALE VOTI VALIDI
(di ciascuna LISTA) |
Voti ponderati |
|||
1 La Forza del Territorio per la Provincia di Teramo |
71 | 9 | 35 | 34 | 15 | 164 | 31010 | |||
2
Direzione Futuro per la Provincia di Teramo |
56 | 7 | 27 | 24 | 3 | 117 | 18240 | |||
3
La Casa dei Comuni |
73 | 29 | 48 | 47 | 10 | 207 | 37030 | |||
TOTALE VOTI VALIDI di tutte le LISTE ? |
488 |