Tortoreto, beach tennis. Pd: Di Giovanni mente e dovrebbe dimettersi

tortoreto_beach_tennis2Tortoreto. L’estate è oramai al crepuscolo, ma la polemica (infinita) sulle autorizzazioni per l’installazione dell’area dedicata al beach tennis, sull’arenile, con annesso scontro politico, continua ad infiammare il dibattito. L’ultimo capitolo del botta e risposta, tra maggioranza ed opposizione, è griffato dal Pd e dai consiglieri di minoranza dello stesso partito, che danno del bugiardo al capogruppo di maggioranza, Antonio Di Giovanni, circa alcune precisazioni sull’utilizzo dell’area e delle autorizzazioni per l’installazione di distributori automatici di bevande.

 

A sostegno delle proprie tesi, il segretario del Pd (Mauro Di Bonaventura) e i quattro consiglieri dello stesso partito (Rolando Papiri, Nico Carusi, Mauro Postuma e Sandro Porrea) allegano anche del materiale fotografico. “Il contributo propositivo che richiede Di Giovanni è molto semplice”, si legge nella nota, “rispettare le regole, fare bandi e gare per mettere tutti i cittadini e imprenditori sullo stesso piano, senza scegliere a chi regalare aree pubbliche”. Poi vengono elencati gli aspetti controversi. “Non si capisce perché gli operai del Comune, pagati con i soldi dei contribuenti, debbano sobbarcarsi tanto lavoro straordinario per montare e rimontare strutture”, si legge, “che danno vantaggio ai privati su una spiaggia pubblica. Ci sono dei testimoni che hanno visto gli operai occuparsi dello smontaggio delle strutture sportive e non del solo palco, come dice il capogruppo”. “Non si capisce perché il 29 luglio ci si dice che i distributori di bevande sono stati autorizzati dal demanio” aggiunge Nico Carusi, “ in quanto le macchine sono state posizionate su area pubblica, quando la richiesta dalla società è stata presentata il 25 luglio ed autorizzata in sanatoria il 4 agosto, perché la domanda di inizio attività era sbagliata. Dunque hanno dovuto sanare, con ciò l’esercizio non avrebbe potuto operare, inoltre i distributori sono solo ed esclusivo utilizzo degli sportivi che usufruiscono dei campi, e non come accaduto nella manifestazione La rotonda sul mare “ di tutto il pubblico e i passanti. Quindi ciò che afferma il Di Giovanni è falso. Non si capisce perché i servizi igienici che dovrebbero essere di pubblico utilizzo, sono sempre chiusi, non svolgendo l’utilità funzionale alla quale la delibera richiama”. Il duro attacco sferrato nei confronti del capogruppo di maggioranza, invitato a dimettersi (“non possiamo avere un amministratore bugiardo”) lascia spazio anche ad una proposta relativamente alle aree da destinare alle attività sportive. “Il Comune deve e può attrezzare le aree demaniali per praticare più sport in spiaggia” si chiude il comunicato, “curando e garantendo la pubblica utilità per i Tortoretani e per i turisti senza delegare il privato che lo fa con l’unico scopo di voler guadagnare”.

distributori_automatici.pdf

 

 

 

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