La decisione rientra in quella che è stata definita come la “manovra di Ferragosto”, con la quale il governo nazionale ha adottato una serie di provvedimenti urgenti contro una crisi finanziaria che si fa sempre più incalzante.
“Si tratta di un taglio importante – commenta in proposito il primo cittadino pinetese – che soffoca un Comune già in condizione di asfissia operativa. Questo vuol dire impedire agli enti locali di essere protagonisti dello sviluppo dei propri territori”.
Il pensiero del sindaco Monticelli va ovviamente alle modalità con cui il Comune sarà costretto ad ottemperare al problema. La prima conseguenza sarà, infatti, l’aumento delle tasse locali, una scelta che il primo cittadino definisce “obbligata” se gli enti verranno lasciati soli.
“E’ chiaro – continua il sindaco – che non possiamo parlare di vero e proprio federalismo, perché in casi come questo al trasferimento delle funzioni verso i territori non corrisponde un’uguale riduzione della tassazione centrale che permetta di recuperare localmente le risorse senza aumentare la pressione fiscale sui cittadini. Al contrario, viviamo in una realtà in cui il governo centrale si rafforza penalizzando i poteri locali. Far quadrare i conti si fa sempre più difficile, ma noi cercheremo di fare del nostro meglio nel rispetto di cittadini che meritano una vita serena e tranquilla”.