Dimezzate le spiagge libere di Roseto. Questa la denuncia della Federazione della Sinistra cittadina. “Una mossa che ha un sapore troppo elettorale”, dichiara il portavoce del partito Marco Borgatti.
La Federazione fa riferimento a due recenti delibere di giunta della nuova amministrazione socialista. Con i due provvedimenti, il primo del 12 e il secondo del 22 luglio, la giunta targata Pavone è andata a regolare quella che sarà la gestione, al momento in via sperimentale e solo per quest’anno, delle spiagge libere rosetane. Entrambe gli atti dovranno passare al vaglio della Regione.
Secondo la prima delibera, coloro che hanno una concessione sul lungomare di Roseto nord che confini con tratti di spiaggia libera potranno occuparne sino al 40 per cento. I gestori, è vero, dovranno lasciare che chiunque possa comunque usufruire dell’arenile, ma potranno comunque lasciare lo loro attrezzature (sdraio ed ombrelloni) anche la notte. Nella seconda delibera, che Borgatti definisce “ad aziendam”, il comune invece stabilisce che uno dei più grandi camping di Roseto nord potrà avere in concessione i 256 metri di spiaggia che si trova di fronte, anche qui con la regola del libero accesso a tutti e al massimo per il 40 per cento della superficie.
“Se la spiaggia è occupata da ombrelloni e attrezzature fisse del lido confinante – chiede Borgatti – come ne si può fruire liberamente senza essere clienti del lido?”. Il provvedimento riguardante il camping, aggiunge Borgatti, “riguarda un tratto di spiaggia in piena riserva del Borsacchio e tra i tratti più belli della nostra costa”. “Non vorremmo che la stessa delibera in via sperimentale venga ripresentata nei prossimi anni”, dichiara il portavoce della Fds, che chiede anche se per aumentare gli ombrelloni disponibili per i turisti non fosse stato meglio indire dei bandi per nuove concessioni sul lungomare nord. “Tra l’altro non si sa neanche dove inizia esattamente questo lungomare nord, che è più un’indicazione geografica che topografica – aggiunge – e vogliamo ricordare che la gran parte dei fruitori delle spiagge libere sono giovani o persone che non hanno la possibilità di usufruire di strutture private a pagamento”.