Roseto. Rinuncia al gettone di presenza per tutti i consiglieri comunali e riduzione del 10 per cento delle indennità da amministratori, Sindaco e presidente del Consiglio Comunale. Sono le due proposte avanzate dai consiglieri di opposizione al Comune di Roseto Massimo Bianchini e Raffaella D’Elpidio.
Sono state presentate prima della seduta consigliare di giovedì scorso ma che alla fine non sono state discusse in assise (il dibattito è previsto per il prossimo consiglio). Ciò nonostante non sono mancate le critiche da parte della maggioranza nei confronti dei due emendamenti. Per il Liberalsocialista Gianfranco Marini si tratterebbe di semplice demagogia da parte di Bianchini e della D’Elpidio, annunciando sin da subito di non essere affatto d’accordo alla rinuncia del gettone di presenza e alla riduzione delle indennità degli amministratori. “La nostra proposta”, ha spiegato Bianchini, capogruppo della lista civica “Teresa Sindaco”, “nasce dalla consapevolezza che quest’anno ci sono stati dei tagli sensibili da parte del Governo, ovvero meno trasferimenti agli enti locali. Roseto perde oltre 500mila euro. E per far quadrare i conti il taglio ha interessato tutti i settori, compreso quello del sociale. Con la rinuncia del gettone di presenza e con il taglio del 10 per cento delle indennità di amministratori e presidente del Consiglio, chiediamo che quelle somme risparmiate vengano dirottate verso le politiche sociali”. Un’iniziativa condivisa da tutte le forze della minoranza ma che ha fatto storcere il muso agli esponenti della maggioranza. Il Sindaco Enio Pavone a tale proposito non si ancora pronunciato, anche se l’intenzione sembra essere quella di non accogliere gli emendamenti dei due consiglieri comunali di opposizione.
Lino Nazionale