Oltre un anno di ritardo nella sistemazione del complesso scolastico del capoluogo, con una struttura che alla fine potrà essere utilizzata solo in parte. A chiedere spiegazioni al sindaco di Cermignano sui motivi che hanno portato ad un forte ritardo nella riconsegna delle strutture scolastiche elementare e medie con annessa palestra, sono i consiglieri Febo Di Berardo e Silvio Serrani.
I due rappresentanti della minoranza, che promettono indagini più approfondite e chiedono al Genio civile di effettuare al più presto un sopralluogo per verificare lo stato dei lavori, lamentano il fatto che i lavori, iniziati il 27 ottobre del 2014, avrebbero dovuti essere completati in 365 giorni.
“Sono invece passati più di due anni “, scrivono i due consiglieri, “e non solo non sono stati ultimati ma ad oggi risulta che i lavori della scuola siano sospesi, così come pure sospesi risultano i lavori della palestra per la quale si è, tra l’altro, in attesa che si pronunci la procura della Repubblica in quanto oggetto di un procedimento in sanatoria”.
Le opere a seguito del finanziamento di un milione di euro previsto nel programma 6.000 Campanili, come ricordano Serrani e Di Berardo, prevedevano l’adeguamento sismico ed energetico del complesso scolastico, compresa la palestra. Una risorsa per il territorio che attualmente vede gli alunni delle elementari nella sede della “ex Comunità Montana Zona “N” priva di collaudo statico e del certificato di agibilità e pertanto, a detta dei consiglieri, “non idonea all’uso per cui è destinata”.
Ma la maggiore perplessità riguarda la perizia di variante approvata il 20 giungo scorso, con l’importo contrattuale che passa da € 592.787,33 a €. 731.247,03.
“Se il progetto di variante depositato presso il Genio Civile risale al dicembre 2015”, continuano i due, “mentre la perizia di variante è del 20.06.2016 viene da chiedersi: dove siano state spese queste maggiori somme, visto che non può trattarsi di opere strutturali. Sarebbe opportuno che il sindaco illustrasse e chiarisse i motivi di tale ritardo nella riconsegna dei lavori del complesso scolastico”.
Inoltre, nonostante l’imponete spesa, al termine dei lavori sembrerebbe che un solo piano della struttura potrà essere fruibile, mentre l’adeguamento energetico non sarà eseguito.
“Quanto prima”, concludono Di Berardo e Serrani, “ci recheremo presso gli Uffici del Genio Civile per verificare come stanno realmente le cose e visionare gli elaborati progettuali, considerato che più volte è stato chiesto al responsabile dell’Ufficio Tecnico di visionare i progetti esecutivi ma di contro lo stesso ha sempre risposto di non averli”.