“Con dolore apprendo che dopo 24 anni la Città di Atri perde una delle massime risorse finanziarie per l’agricoltura e il turismo, il G.A.L. (Gruppo di Azione Locale)”.
Con queste parole si apre il comunicato stampa del consigliere del Comune di Atri, Umberto Italiani. “Negli ultimi anni -continua il consigliere- con progetti elaborati sotto il mio assessorato cultura-agricoltura, la Città aveva intercettato fondi per manifestazioni di rilevanza per il territorio tutto.
L’assurda scelta geografica ed economica del Comune di Atri di non aderire al raggruppamento composto da tutti i Comuni costieri e collinari, ma di aderire al raggruppamento dei Comuni della montagna ci ha posti ai margini della Provincia di Teramo.
L’Amministrazione atriana – sostiene Italiani – non ha minimamente svolto alcuna attività di animazione, scegliendo arbitrariamente e contro la volontà espressa delle aziende e delle associazioni di categoria di aderire a al gruppo della montagna. Il G.A.L. montano, al quale il Comune di Atri ha aderito per ‘ragioni teramane’, non è stato finanziato risultando addirittura ultimo in graduatoria. Più di 3 milioni di euro di risorse per
investimenti delle aziende, ammodernamento impianti, promozione, fiere ed eventi, persi dalla nostra collettività.
Le nostre aziende, quelle di Atri – si legge nella nota – non potranno quindi partecipare ai bandi che saranno pubblicati dalla Regione Abruzzo per fare investimenti e promozione. Ancora una volta abbiamo la prova di come la politica dell’amministrazione di Atri sia sempre più’ condizionata dalle pressioni teramane, senza tenere in considerazione gli interessi reali del tessuto economico e produttivo della nostra Citta’”, commenta infine Italiani.