“In base al Piano di riordino – ha affermato il primo cittadino – dal 1 gennaio 2013 i 3 Sert della provincia di Teramo si ridurranno a 1, con sede a Teramo. Quindi il nostro Sert cesserebbe di essere Unità operativa complessa per venire declassato a struttura semplice: in conclusione, diverrebbe una appendice periferica del Sert di Teramo. Ebbene Giulianova non può continuare a tollerare questo tiro al piccione, perché davvero è come se ci sparassero con il fucile a pallettoni. Di questo passo diverremo la depandance di Teramo. Attenzione: qui non si tratta di prendere posizione per un bieco campanilismo ma di tutelare una struttura di eccellenza. Il nostro Sert, istituito nel 1991 ed entrato in funzione nel ’92, è infatti l’unico al quale il legislatore ha ritenuto di attribuire un ambito territoriale di competenza relativo a 2 ex Unità Locali Socio-Sanitarie, quella cioè di Giulianova e l’altra di Atri. Questo ha comportato un enorme bacino d’utenza, secondo solo a quello del Sert di Pescara. Quale, mi chiedo, la logica di questo declassamento? E’ certo – conclude il sindaco – che un riconosciuto polo di eccellenza, appunto il Sert di Giulianova-Atri, secondo la dizione più corretta, verrebbe in sostanza smantellato ed annichilito nelle sue valenze strutturali, con perdita di “referenzialità” e di autonomia gestionale ed organizzativa”.