Giulianova. “Non è sfuggito a nessuno, o forse solo a chi non vuole vedere, che nell’ultimo consiglio comunale, convocato per l’approvazione del bilancio consuntivo 2010, la maggioranza non avesse i numeri neppure per dare inizio alla seduta. E’ stato solo l’atteggiamento delle opposizioni a garantire l’apertura della seduta, e, cosa ancora più importante, è stato solo il sostegno di parte delle opposizioni (Cameli, Di Carlo) a far approvare il conto consuntivo del Comune di Giulianova”.
La denuncia arriva dalla Federazione della Sinistra di Giulianova che si domanda: “che cosa sarebbe accaduto se, su un aspetto fondamentale della vita amministrativa, il consiglio comunale fosse andato deserto per mancanza del numero legale o se il documento contabile non fosse infine stato approvato?” La sinistra giuliese chiede al sindaco ed alle altre forze politiche della sua coalizione “se esiste ancora una maggioranza politica in grado di reggere le sorti della nostra città, quali sono le intenzioni di chi non si presenta in consiglio comunale, e quali quelle di chi (a destra come a sinistra) tradisce il mandato dei propri elettori avallando maggioranze improponibili”.
Rifondazione chiede chiarezza alla maggioranza e “se non saranno i numeri del consiglio comunale, grazie all’intervento dei novelli Scilipoti locali, a cacciare una classe dirigente divisa, incapace e confusionaria, saranno i cittadini giuliesi a fare giustizia dello scempio politico che si sta consumando a Giulianova”.
Una nota quella della Federazione della Sinistra che riprende spunto (soprattutto nella prima parte) da un documento analogo del 18 maggio 2003 a firma del gruppo consiliare Ds, dunque di Mastromauro, contro l’allora amministrazione di centrodestra, dunque Cameli-Di Carlo, in occasione di un consiglio comunale, convocato per discutere delle problematiche dell’ospedale, nel quale l’allora maggioranza non riuscì da sola a garantire il numero legale.
“Quando si dice l’evoluzione della politica”. Ricorda la Federazione della Sinistra Giulianova.