Bellante, nessuna indennità per il 2011 a sindaco, assessori e consiglieri

di_pietroBellante. Il Consiglio comunale di Bellante ha approvato il bilancio di previsione per l’anno 2011.

E’ uno scenario complesso quello in cui si affaccia il bilancio di previsione 2011 che risente pesantemente, oltre ai vincoli del patto di stabilità, dei tagli ai trasferimenti statali e regionali.

“Il Consiglio, appena insediato, ha approvato questo bilancio difficile entro il termini di legge stabiliti al 30 giugno – dichiara il sindaco Mario Di Pietro – e la maggioranza ha dato prova di grande competenza e sensibilità sociale”.

Nel 2011 Bellante dovrà affrontare una manovra complessiva di 283 mila euro: a 170 mila euro ammonta il taglio dei trasferimenti dello Stato, circa 55 mila euro sono i minori trasferimenti regionali per il diritto allo studio, cui vanno aggiunti circa 58 mila euro in meno per la spesa sociale.

Queste cifre rendono problematici in particolare gli interventi nei settori della cultura, dello sport e dei servizi alla persona, colpendo ancora una volta i soggetti più deboli.

“In un quadro economico difficile – continua il sindaco -, soprattutto per gli enti locali fortemente penalizzati dai minori trasferimenti statali, il nostro bilancio è frutto dello sforzo di essere vicini ai cittadini, non eliminando alcun servizio e garantendo il funzionamento delle strutture”.

La priorità dell’amministrazione comunale è stata quella di salvaguardare i servizi e le prestazioni erogate ai cittadini effettuando una rimodulazione delle tariffe, commisurata alla necessità di coprire le minori entrate. “Va anche osservato – continua il primo cittadino – che le tariffe non venivano aggiornate da anni e, al di là dei tagli, si è reso assolutamente necessario innalzare le percentuali di copertura dei servizi, che si attestano comunque al di sotto della media rispetto ai Comuni limitrofi. Per tutti i servizi a domanda individuale sono state adottate le fasce ISEE, al fine di garantire la

massima equità e giustizia sociale, cercando di raggiungere una copertura media del costo

sostenuto dall’Ente pari a circa il 30%”.

Il sindaco, gli assessori e i consiglieri comunali non riceveranno alcuna indennità per l’anno in corso, ritenendo indispensabile essere di esempio nel momento in cui vengono chiesti sacrifici ai cittadini.

“Ovviamente non si può essere entusiasti di un bilancio che aumenta le tariffe ai cittadini, ma soddisfatti sì, – sigla il sindaco- per essere riusciti a mantenere il livello dei servizi pur in una situazione così difficile. Non potevamo immaginare che questa amministrazione appena insediata dovesse provvedere a fronteggiare una situazione di tale difficoltà, ma pensiamo di averlo fatto con equilibrio e nel rispetto del principio dell’equità sociale”.

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