Atri. Dopo Angela De Lauretis, l’Amministrazione Comunale di Atri saluta un altro “pezzo” di Giunta: Marino Iommarini si è dimesso da assessore e consigliere comunale. L’annuncio è stato dato ieri pomeriggio, nel corso del Consiglio, convocato in seduta urgente, con all’ordine del giorno proprio le “dimissioni del Consigliere comunale Iommarini”, che lascia dunque le deleghe alle Attività produttive, al Commercio, ad Agricoltura, Industria e Artigianato, ad Ambiente ed Ecologia.
E, come ha spiegato il sindaco Gabriele Astolfi, Iommarini “non è andato via perché in contrapposizione con questa Amministrazione. Probabilmente, anzi, quasi sicuramente, andrà a ricoprire un ruolo altrettanto importante per la città di Atri”.
Ma quali sono questi progetti? L’opposizione sembra non essere incuriosita da questo elemento, o almeno non fino in fondo, considerata la non incisiva richiesta di delucidazioni, anche se in città, da qualche giorno, si parla di una nomina di Iommarini alla carica di rappresentante del Comune nel Consiglio di indirizzo della Fondazione Tercas (bando che scade proprio domani). Ma se le voci venissero confermate, allora i conti non tornerebbero. Nel senso che la nomina del rappresentante comunale avviene attraverso regolare bando pubblico; le candidature pervenute vengono successivamente vagliate dal primo cittadino, a cui spetta la scelta definitiva, con il via libera della Fondazione stessa. Fin qui niente di strano, il bando è regolarmente pubblicato sul sito del Comune.
Resta, tuttavia, un dubbio, legittimo quanto opinabile: qual è il senso della frase pronunciata dal sindaco Astolfi? E’ già tutto deciso “da tempo”? E, a questo punto, a che pro il concorso pubblico? E’ solo una semplice formalità? Domande, ipotesi, dubbi che animano la piazza atriana e che potranno essere sciolti solo con il tempo. L’opposizione, intanto, ha perso una buona occasione per “fare” opposizione, dato che queste stesse domande sono rimaste fuori dall’Aula del Consiglio Comunale.