Teramo. Sconfiggere l’immobilismo e ridare ossigeno alla democrazia e alla trasparenza. Questo il senso dell’ultimo attacco dei Gruppi consiliari del Pd, IdV, di Sel e della lista “La Tua Provincia” , che questa mattina in conferenza stampa hanno duramente criticato la Giunta Catarra, spiegando nel contempo quali le iniziative che intende assumere per contrastare questo immobilismo “ormai insopportabile”.
Un esempio su tutti: il consiglio provinciale straordinario sulla sanità. Che fine ha fatto? Era talmente urgente che è scomparso nel nulla?
“Il Consiglio era stato convocato il 25 maggio scorso” spiega il capogruppo Ernino D’Agostino “ma due giorni prima è stato rinviato per indisponibilità del presidente della Regione Gianni Chiodi, il quale avrebbe dovuto partecipare alla seduta, insieme al direttore generale della Asl Giustino Varrassi”.
Da allora, non se n’è saputo più nulla. “Siamo di fronte ad un grave inadempimento di quanto previsto dalla legge. “In questi anni, i principali atti di indirizzo sono stati approvati con il contributo dell’opposizione, ma tutti gli obiettivi e gli impegni sono rimasti lettera morta”.
Basti pensare alla Mozione sui temi della crisi economica e dell’occupazione, approvata nel novembre scorso e ancora oggi inattuata. O, ancora, la Mozione sull’emergenza rifiuti, tematica rispetto alla quale il consigliere Renzo Di Sabatino registra “l’imbarazzante assenza della Provincia nel conflitto tra Cirsu e Sogesa”.
“Io sono poco ottimista” ha aggiunto l’ex sindaco di Bellante. “Siamo di fronte ad una Giunta che a fine giugno non ha ancora approvato il Bilancio. A testimonianza del fatto che questa Amministrazione è assolutamente priva di idee”.
Di fronte a questo quadro fatto di inadempienze e ritardi, i Gruppi di opposizione in Provincia credono sia arrivato il momento di attivare i meccanismi di controllo democratico previsti dalla legge.
E’ stata chiesta, infatti, la convocazione della VII Commissione consiliare, che fa da garante e vigila attentamente sull’attuazione dei programmi: toccherà a quest’ultima procedere a tutte le verifiche necessarie, ascoltando il presidente, gli assessori e i dirigenti competenti.