Notaresco. Una fiaccolata silenziosa per protestare contro la chiusura delle scuole di Guardia Vomano e di Torrio. E’ quella che si è svolta ieri sera, lungo la stradastatale 150, e che ha visti insieme decine di genitori delle due frazioni di Notaresco, dopo che circa tre mesi fa il comune aveva deciso di vendere gli edifici scolastici delle due località per problemi di bilancio.
Il corteo è partito dal campo sportivo di Guardia Vomano, e si è concluso di fronte alla scuola, ormai in vendita, di Torrio, i cui alunni dovrebbero essere spostati a Notaresco centro. Le fiaccole hanno camminato lungo una delle corsie della statale 150, scortati dalla Protezione Civile e dalle forze dell’ordine. I genitori dei circa ottanta alunni coinvolti, dalle scuole materne alle scuole medie, hanno protestato contro l’amministrazione del sindaco Valter Catarra che con una delibera di giunta aveva deciso di mettere sul mercato pressoché tutte le scuole di Guardia Vomano. Il provvedimento del 10 marzo scorso dava ai privati la possibilità di comprare tutte le scuole materne, elementari e medie della frazione, oltre agli istituti di Torrio e di Collemarino. I ragazzi dovrebbero essere trasferiti parte nella Piana di Notaresco, parte nei vari edifici del centro. Con la delibera, il comune ha previsto di incassare dalla vendita circa un milione e 300 mila euro, che dovrebbero servire per la bonifica della ex discarica comunale di Irgine, per l’adeguamento delle scuole di Notaresco centro, il consolidamento di una frana a Guardia Vomano e la manutenzione straordinaria del patrimonio comunale. Lunedì scorso i genitori si erano già incontrati per un’assemblea pubblica sulla questione.
La replica dell’assessore all’Istruzione Diego Di Bonaventura.
Nessuna dismissione di scuole pubbliche. Dopo la fiaccolata di iera sera contro la chiusura delle scuole a Guardia Vomano arriva la replica dell’amministrazione di Notaresco. “Ci saranno due plessi nella frazione e due plessi nel paese”, ha dichiarato a Cityrumors Diego Di Bonaventura, assessore all’Istruzione. Non avrà dunque nessun seguito in consiglio la delibera di giunta del marzo scorso, che Di Bonaventura definisce “semplicemente una ricognizione del patrimonio comunale”. Tutto quindi continuerà come l’anno scorso, afferma l’assessore, con gli edifici del comune che saranno nuovamente messi a disposizione degli alunni. “Per tutti i plessi sono già stati previsti la mensa e i trasporti per gli alunni”, prosegue Di Bonaventura. L’unico punto interrogativo rimarrebbe la scuola elementare di Torrio, e qui la decisione sarebbe in capo alla direttrice dell’istituto. “Rispetto tutte le forme di protesta che sono sempre legittime – ha detto Di Bonaventura – ma accuso l’opposizione, o meglio una parte di essa, che tenta di strumentalizzare il tutto”.