Roseto, Pavone: Prg forse ritirato e Cirsu un carrozzone politico del Pd

il_sindaco_indossa_la_fasciaRoseto. “Il Prg potrebbe essere ritirato in autotutela”. E poi: “Per la composizione della giunta ci saranno sacrifici” da parte delle varie forze politiche. Sono alcune delle dichiarazioni del neo sindaco di Roseto Enio Pavone, nella sua prima intervista in qualità di primo cittadino di Roseto. Una lunga conversazione sui punti più importanti del suo programma elettorale, dalle misure immediate, con gli orari per la movida allungati sino alle tre di notte, alla Riserva del Borsacchio, sino al Cirsu, definito “un carrozzone” e del quale non viene esclusa una sua chiusura, e ai rapporti futuri con il Pdl regionale.

Sindaco, a mente fredda, può dire che si aspettava questo risultato?
“Sicuramente non in questi termini. Il risultato è andato oltre le previsioni, perché la gran parte dei cittadini di Roseto ha votato in maniera diversa da quelle che erano le indicazioni dei partiti, scegliendo la coalizione e il rappresentante che impersonificava quei concetti che avevamo indicato, cioè un nuovo modo di amministrare, la freschezza e la speranza”.

Secondo lei ha visto il centrodestra o ha perso il centrosinistra?
“Un po’ l’uno e un po’ altro. Il centrodestra ha impostato bene la campagna elettorale, scegliendo sin da dicembre un candidato su cui ha puntato in maniera decisa e creando una grande alleanza. Il centrosinistra ha commesso alcuni errori macroscopici, non nell’ultimo periodo ma negli ultimi tre anni.  L’errore più grande del centrosinistra è stata la candidatura di Teresa Ginoble, perdente sin dall’inizio perché negli ultimi anni era rimasta isolata dal punto di vista politico. Poi c’è stato il tentativo farsesco di ricomporre la coalizione negli ultimi giorni, che è stato più un danno che qualcosa di positivo. Alla gente, in ultima analisi, è interessata la proposta concreta che i candidati hanno portato avanti”.

I socialisti sono un partito di centrodestra o di centrosinistra?
“I socialisti sono un partito che sta vicino alla gente, vicino alle persone che lottano nella società, che sono per la partecipazione, l’ascolto e il sostegno alla gente comune. Questi sono i valori della nostra cultura, e quindi i socialisti possono stare con quei raggruppamenti che sono espressione di questi concetti. Noi staremo con chi questi principi li applica e non solamente li sbandiera. A Roseto abbiamo trovato un’alleanza con un centrodestra che ci ha dato fiducia e sostegno”.

Ha fatto discutere la vostra foto con il pugno alzato.
“La foto con il pugno alzato è solo la foto di una mano che si chiudeva. Abbiamo sostenuto una campagna portata avanti non sulle ideologie politiche. Non esistono più i canoni tradizionali, le grandi ideologie del Novecento. Oggi si vota sui contenuti, i programmi e le persone che li rappresentano”.

Quali saranno i primi provvedimenti della sua giunta?
“Riorganizzeremo la struttura comunale. Ho già chiesto al dirigente una relazione per la verifica di tutte le situazioni esistenti, di tutti i contratti esterni, degli affidamenti, per capire e mettere al posto giusto le persone affinché possano agire al meglio, e per ricreare squadre efficienti sul territorio sia per manutenzione ordinaria, sia per lavorare su assetto idrogeologico. Essendo in piena estate tra i primi provvedimenti ci saranno anche il prolungamento sino alla tre di notte degli orari per gli stabilimenti e le attività ricettive, insieme con la sistemazione dei cassonetti dell’immondizia. Stiamo pensando anche alla creazione sin da subito di due aree per i parcheggi a nord e a sud che siano collegati con dei bus navetta”.

I cassonetti, per l’appunto, e la partenza della raccolta porta a porta sono stati uno dei cavalli di battaglia della sua campagna elettorale. Come pensa di fare vista la situazione attuale di Cirsu e Sogesa?
“E’ una questione molto delicata. Non conosco bene la situazione dall’interno, e nei prossimi giorni mi vedrò con i vertici delle società per capire meglio. Dobbiamo capire come sta la situazione. La nostra posizione su Cirsu è molto chiara: un carrozzone politico che è stato succhiato all’inverosimile da chi lo ha gestito in questi anni e sin dall’inizio, con responsabilità molto nette degli uomini del Pd”.

Sta dicendo che potrebbe anche decidere di chiudere il Cirsu?
“Dico che non daremo risorse a situazioni decotte, perché non sarebbe utile a nessuno”.

A chi affiderete il servizio di raccolta dei rifiuti?
“Devo capire anche questo. So che al momento è in regime di prorogatio. La cosa che ci interessa di più è che raccolta non si fermi e possibilmente che si passi al più presto al porta a porta, partendo dal lungomare e da Roseto centro per poi arrivare nelle frazioni”.

Cosa pensa di fare del Prg? In campagna elettorale il suo partito disse che sarebbe stato ritirato.
“Valuteremo quali sono gli atti giuridici più consoni per portare avanti quanto detto in campagna elettorale. Una possibilità potrebbe essere quello ritiro in autotutela con una successiva riadozione. Un’altra possibilità è un ricorso al Tar. In ogni caso verificheremo con attenzione quali sono i passaggi necessari e più utili per raggiungere l’obiettivo, cioè quello di rivedere il Prg per aggiungere indicazioni di sviluppo urbanistico che la nostra parte politica ha e che sono molto diverse rispetto a quelle della passata amministrazione”.

Quali sono queste linee?
“Pensiamo alle aree industriali che si è pensato di rendere edificabili, pensiamo alla possibilità di prevedere discoteche nella zona delle colline come avviene in tutta Italia. Pensiamo ad una zona industriale vicino all’autostrada. In futuro chiederemo anche la partecipazione di tutte le forze politiche, non vogliamo fare lo stesso errore dei nostri predecessori”.

Cosa farete per la Riserva del Borsacchio?
“Noi siamo per la riperimetrazione e lavoreremo in questo senso. Dovranno rimanere fuori le zone già urbanizzate come il quartiere dell’Annunziata, Giammartino, i campeggi e le aree lottizzate a Roseto nord. Pensiamo che non si debba fare nulla solo nella parte più pregiata della riserva”.

E se Lanfranco Venturoni andrà avanti con la sua proposta di cancellare la riserva?
“Credo che le varie componenti si ascolteranno. Noi cercheremo di far passare la nostra proposta, cercando di conservare la parte più nobile della riserva”.

Ha già qualche idea per la sua giunta?
“Ci sarà qualche sacrificio da fare da parte di qualcuno, visto che gli assessori questa volta saranno solo cinque. Crediamo che lo spirito di squadra debba prevalere anche in questa fase”.

Se io dico due assessori al Pdl, uno ai socialisti, uno all’Udc e uno a Montese, lei cosa dice?
“Dico che potrebbe essere anche un po’ diverso. Non troppo distante ma potrebbe essere diverso”.

Il suo partito ora è sempre più determinante in provincia di Teramo. Immagino che chiederete un qualche riconoscimento al Pdl.
“Lavoreremo in tutta la provincia per riorganizzare al meglio il nostro partito, che oggi esprime due sindaci, con qualche altro sindaco della Val Fino potrebbe aderire al nostro movimento, più un assessore e un consigliere provinciali. Abbiamo costruito con grande sacrificio un bel gruppo, e vorremmo riattrarre la piccola componente rimasta nel centrosinistra. Gli sviluppi con il Pdl a livello regionale saranno oggetto di discussione perché noi sappiamo che possiamo dare una mano molto importante per le prossime elezioni regionali. Credo che Pdl sa che può contare su un gruppo di persone fidate che in provincia di Teramo hanno un grande consenso che può essere messo a disposizione per confermare Gianni Chiodi”.

 

Alessandro Consalvi

 


 


 


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