Alba Adriatica, Brandimarte (Albatour) risponde a Di Matteo: perché fare paragoni futili e nocivi?
Alba Adriatica. Una replica cortese nei toni, ma molto circostanziata nelle argomentazioni soprattutto sulla necessità di evitare, da parte delle istituzioni, un campanilismo che rischia di alimentare delle divisioni che non giovano alle progettualità in chiave turistica. Non sconfina nel terreno della polemica spicciola Roberto Brandimarte, presidente di Albatour, che però rintuzza alcune critiche che erano state riservate all’associazione degli operatori turistici dal consigliere regionale Emiliano Di Matteo, che non aveva gradito alcuni rilievi sulle strategie della Regione in materia turistica. “La nostra lettera, scritta da me personalmente”, spiega Brandimarte, “ voleva soltanto richiamare l’attenzione delle giunta regionale sul problema erosione e sulla mancata partecipazione alle fiere di cartello. Si voleva giustamente riconquistare l’immagine turistica dopo il grave problema del Vibrata, ma ben poco è stato fatto. Da tempo l’Albatour sta lavorando, molto e seriamente, con tante operazioni portate a termine e con la partecipazione assidua alle fiere più importanti in Italia e in Europa. Non riesco ad interpretare nelle sue dichiarazioni il passaggio finale, quando si parla di Albatour come di persone “strilloni e parolai”. Mi permetto inoltre di rilevare, che questo stile certamente non rispecchia l’autorevole cliché della rappresentatività regionale. Forse la nostra associazione e il nostro settore non ha diritto a richiamare l’attenzione dei politici che ci rappresentano e che in tanti abbiamo sostenuto? E poi perché questo campanilismo turistico territoriale che in questi anni abbiamo cercato di emarginare con ottimi risultati e che diversi operatori del Consorzio ben sanno, viene puntualmente riproposto con paragoni futili e nocivi per il nostro settore? Tutto questo non aiuta certamente la realizzazione di qualche buon progetto futuro. Per il nostro impegno, per la nostra serietà, per la nostra trasparenza e per la nostra natura priva di attinenza politica, l’Albatour è, e rimarrà per sempre, l’associazione turistica storica di Alba Adriatica, il punto di riferimento di quei 60 operatori che lavorano con impegno e credono ancora nel nostro territorio”.