Tortoreto, accuse e abbandoni in consiglio comunale
Tortoreto. Accuse non gradite, abbandoni, sospensioni e un finale monco, con la minoranza che decide di alzarsi prima della conclusione dei lavori. E’ stata una seduta decisamente tesa, sul piano dialettico, quella andata in scena giovedì sera al consiglio comunale di Tortoreto. La miccia che, in qualche modo, poi ha generato una serie di reazioni a catena, è stata la discussione relativa all’approvazione della convenzione con la quale l’amministrazione comunale trasferirà al commissario delegato per l’alluvione del 2007 (Pierluigi Caputi, funzionario della Regione), le somme necessarie (770mila euro), utili per integrare il finanziamento di 2.5 milioni di euro che serviranno per la realizzazione di due opere: gli adeguamenti del Fosso Sant’Egidio fino al mare e la condotta di via Corsica. Sulla tematica Rolando Papiri, capogruppo di minoranza, ha a disquisito a lungo, accusando la maggioranza di aver deciso in maniera autonoma (senza il coinvolgimento della cittadinanza) quelle che erano le priorità in termini di opere anti-alluvione. Tesi rigettata dalla maggioranza, che ha invece detto che il progetto esecutivo ancora non è stato riconsegnato (giovedì sera era in approvazione solo un atto propedeutico per finanziare l’opera) e che nel giugno del 2010, in un consiglio comunale, tutto lo studio era stato già illustrato. La replica del sindaco Monti, però, ha irritato e non poco Papiri, che non ha gradito alcune affermazioni, ritenendole “attacchi sul piano personale” ed ha abbandonato la seduta. Ci sono state due sospensioni, poi la seduta è ripresa ma non sono mancati i battibecchi tra opposte fazioni. Poi, il centrosinistra ha deciso di abbandonare l’aula e non c’è stata nemmeno la discussione sulla richiesta avanzata dal consigliere Postuma di discutere su come l’ente intende utilizzare alcuni edifici comunali periferici.