Civitella del Tronto. Il sit-in di protesta e di sensibilizzazione sul ponte di Villa Selva, sulla Sp 8 a Favale di Civitella, chiuso dalla notte dell’alluvione, si tiene lo stesso, anzi: offre lo spunto alle forze di centrosinistra spunti per ulteriori considerazioni sarcastiche. Ieri mattina, in prossimità del ponte interrotto, si è tenuta una manifestazione promossa dal Pd e dell’Idv. L’iniziativa è stata preceduta dalla notizia che tra qualche giorno l’attraversamento sul Salinello, che rappresenta la principale via di accesso verso Civitella del Tronto, sarà riaperta al traffico leggero. “ Abbiamo appreso che la percorribilità del ponte” si legge in una nota, “ potrà riprendere a breve su una sola corsia al traffico leggero. Il sindaco e l’assessore provinciale Romandini, guarda caso appena 24 ore prima della nostra manifestazione, hanno scoperto, nel corso di un sopralluogo, che il “grande fiume Salinello” aveva miracolosamente una portata d’acqua minore, tanto da poter affermare che ora non c’è più pericolo. Ai novelli Mosè, vogliamo dire che la pezza che hanno tentato di mettere è peggiore del buco che hanno voluto coprire”. Gli attivisti dei due partiti, infatti, ricordano che qualcosa nella strategia seguita nella circostanza, non sembra essere comprensibile. “In assenza di qualsiasi intervento strutturale sul ponte”, affermano, “ non si capisce come si possa affermare che riaprirà già da domani. Delle due l’una: se il ponte è parzialmente agibile oggi, lo era anche nelle scorse settimane, oppure l’annuncio delle percorribilità dello stesso è l’ennesimo fumo negli occhi che viene mandato agli arrabbiatissimi abitanti della zona”. Polemiche a parte, la prolungata chiusura al traffico del ponte di Favale sta creando disagi ai residenti e soprattutto alle attività economiche e commerciali della zona, che lamentano cali consistenti negli incassi proprio per questa ragione. “ La verità è che il nostro è diventato un territorio dimenticato dagli amministratori del centrodestra di regione, Provincia e, cose grave, anche dalla stessa compagine locale. Non si può non alzare la voce per denunciare la totale inerzia di chi doveva intervenire e non lo ha fatto, permettendo che un’infrastruttura essenziale come il ponte sulla Sp 8 rimanesse inagibile per tanto tempo. Ricordiamo come questa arteria costituisca la via fondamentale per l’afflusso turistico nel nostro Comune oltre l’indispensabile passaggio per le numerose imprese presenti nella vicina zona artigianale ed industriale di Favale. Basta parlare con alcuni operatori economici della zona per capire come questa situazione sia insostenibile per i bilanci delle proprie imprese già provate dalla notoria crisi generale del paese. E’ per questo motivo che abbiamo voluto invitare Regione, Provincia e Comune a non prendere in giro questa gente e i nostri concittadini che non possono tollerare ulteriori danni”.