Nell’ordinanza si legge, infatti, che l’attuale sistema di accesso alla ZTL realizzato con dissuasori di transito di tipo elettronico a Fioriera “non risponde pienamente alle intenzioni originarie, anche alla luce delle problematiche infrastrutturali intrinseche al sistema adottato”.
“In altre parole” spiega il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Giovanni Cavallari, “sembrerebbe, a dire della Giunta, che il varco sia privo dell’approvazione Ministeriale, determinandone, pertanto, la sua rimozione come conseguenza diretta e ineluttabile. Ma Sindaco e Giunta si accorgano solo adesso delle problematiche infrastrutturali di queste attrezzature, che peraltro sono già costate alla cittadinanza teramana oltre 150 mila euro? Come mai il Comune ha acquistato strumentazioni con problematiche infrastrutturali? E perché oggi, dopo questa brutta figura, invece di provare a risolvere le problematiche infrastrutturali, si vogliono spendere altri soldi per rimuovere i varchi e sostituirli con sistemi elettronici-telecamere che costeranno altri 252 mila euro? Se posso prevedere la risposta sarà: tanto paga la Regione”.
Eppure, ricorda ancora Cavallari, una nota del Ministero dei Trasporti del febbraio 2008 autorizzava il Comune di Teramo a sperimentare i dissuasori di transito, per un periodo non inferiore ad un anno, trascorso il quale la società produttrice avrebbe potuto/dovuto chiederne l’approvazione e/o l’omologazione. E, infatti, il Comune aveva inviato, nel settembre 2009, al Ministero dei Trasporti la nota con la quale comunicava che i varchi e i loro dispositivi di emergenza avevano funzionato perfettamente e che si poteva, dunque, attivare l’iter di approvazione. “Quindi, è possibile superare le problematiche infrastrutturali intrinseche al sistema adottato” deduce il capogruppo del Pd. “E perché l’omologazione non è stata chiesta? Perché abbandonare la via già tracciata dal precedente Sindaco Chiodi? Perché buttare via tutto, compreso i denari spesi sino ad oggi? Questa ulteriore spesa può davvero essere giustificata, in questo momento di crisi in cui i cittadini vengono vessati da tutte le tasse imposte dal Governo, Regione e Comune tanto che non si riesce a portare in consiglio il bilancio di previsione? E’ possibile buttare dalla finestra 150 mila euro già spesi per i varchi a fioriera fortemente voluti dal Sindaco Chiodi e spenderne ulteriori 252 mila euro per l’installazione dei nuovi sistemi? Ci rendiamo conto che saranno spesi 400 mila euro tra vecchi e nuovi sistemi? Probabilmente non ci si accorge di quali sono le condizioni dei cittadini in questo momento di crisi”.
La reazione del sindaco di Teramo Maurizio Brucchi. “Solo polemiche, nessuna proposta arriva da questo centrosinistra. Resto stupito dal comunicato del Consigliere Giovanni Cavallari sui varchi, o meglio: stupito ma non sorpreso, visto che gli unici argomenti che l’opposizione prende in considerazione, non vanno oltre una occupazione del suolo pubblico, un errore di grammatica in delibera o il numero di incarichi dati dall’ amministrazione comunale. Questa è la volta dei varchi, per i quali si paventa uno spreco di denaro pubblico che non esiste, perchè semplicemente vorrei notare che il tempo passa, le cose cambiano e ciò che era funzionale cinque anni fa, può non esserlo più oggi. Nella stessa linea, l’altra polemica da parte del Consigliere Maurizio Verna su un banale incidente avvenuto tra un ciclomotore e lo scuolabus che trasporta i ragazzini di Miano, incidente sul quale l’amministrazione comunale non ha responsabilità, ma che per qualcuno diventa strumentale all’instancabile tentativo di gettare discredito sull’operato dell’amministrazione comunale. Appena ieri, questo esercizio di distruzione era toccato al Giro d’Italia, ai suoi costi, non volendo ammettere il successo registrato dalla manifestazione, oppure al programma comunitario Jessica, pur sapendo che se non andrà importo sarà grazie all’unico sindaco di Centrosinistra che ancora amministra un capoluogo di Provincia in Abruzzo. Noi non raccogliamo queste strumentalizzazioni ed andiamo avanti; andiamo avanti con l’housing sociale di via Longo, andiamo avanti con il Teatro romano, andiamo avanti con il nuovo teatro, andiamo avanti con i progetti che faranno crescere la nostra città.
Viviamo un momento difficile ma sapremo fare di necessita virtù, supereremo brillantemente questa fase e ci faremo trovare pronti alle prossime sfide”.