Teramo. “Circa 4.200 cittadini non avranno nessuna possibilità di essere nominati o perché non si saranno raccomandati o, perché, pur raccomandatisi, saranno scavalcati da altri raccomandati “più forti” secondo imperscrutabili decisioni del politico di turno”.
Così Paolo Albi, esponente di Futuro e Libertà al Comune di Teramo, commenta le modalità di nomina degli scrutatori dei seggi in occasione delle elezioni e interviene in difesa di coloro che a Teramo vogliano parteciparvi.
“E’ bene che i cittadini sappiano esattamente come funziona il meccanismo” spiega meglio il politico:”4.526 cittadini si sono iscritti all’Albo Unico degli Scrutatori tenuto dal Comune; circa 300 scrutatori devono essere nominati. Gli scrutatori saranno nominati così: un certo numero di nomi sarà fatto dal sindaco; un’altra quota spetterà agli assessori; i restanti posti saranno “equamente” divisi tra i 40 consiglieri comunali, di maggioranza ed opposizione. Tutto perfettamente legale, per carità; ma, secondo noi, tutto deplorevolmente partitocratico e clientelare! Circa 4.200 cittadini non avranno nessuna possibilità di essere nominati o perché non si saranno raccomandati o, perché, pur raccomandatisi, saranno scavalcati da altri raccomandati “più forti” secondo imperscrutabili decisioni del politico di turno. Saranno in sintesi violentemente espropriati di un loro diritto o quanto meno di una loro legittima aspettativa. Davvero un bell’esempio di trasparenza, di legalità e di educazione civica per i nostri cittadini, specie per i più giovani che magari avrebbero tanto desiderato fare questa esperienza!!”
Futuro e Libertà chiede invece che venga data una speranza di legalità e democrazia a tutti i 4.526 cittadini teramani che hanno fatta domanda e che quindi – come avviene in altre città – la Commissione Elettorale Comunale provveda alla nomina degli scrutatori effettivi e supplenti mediante un preventivo sorteggio che ponga tutti alla pari.
“Significherebbe davvero scrivere una bella pagina nella storia – o almeno nella cronaca – del Comune di Teramo” conclude Albi. “Attendiamo una risposta dal sindaco e dalle forze politiche tutte: decidano se vogliono dare esempio di giustizia e trasparenza o, se al contrario, vogliono impersonare quella politica partitocratica e clientelare che tutti a parole dicono di voler combattere ma che molti, nei fatti, perseguono con crudele pervicacia rubando tutti i giorni ai Cittadini verità, giustizia e libertà”.