Teramo, tra l’altro, ha ricevuto l’ambito premio “Bicity”, riservato ai Comuni italiani che hanno incrementato la lunghezza dei percorsi ciclabili, in termini generali o per i tragitti individuati per la Giornata nazionale della Bicicletta.
“Sembra, quindi, che la mobilità ciclistica, ormai, sia entrata, oltre che nel cuore dei cittadini, anche nei programmi delle amministrazioni” commenta in proposito il Coordinamento Ciclabili Abruzzo Teramano. “Ma, a girare per le nostre città, al di là delle intenzioni progettuali, non si incontrano apprezzabili interventi che favoriscano l’uso della bicicletta. Il mancato completamento del corridoio adriatico su tutta la costa abruzzese, il permanere dell’interruzione del percorso ciclo-pedonale del parco fluviale di Teramo, l’assenza di intermodalità, aggravata anche dal costo del biglietto per gli spostamenti bici+treno, la mancanza di reali politiche di incentivazione della mobilità ciclisitica come quotidiana alternativa all’automobile, nonostante molto sia stato fatto e molto sia stato progettato, non fanno ben sperare in una rivoluzione immediata”.
A questo proposito, Ciclat ricorda la proposta di legge regionale in “stand-by” sulla mobilità ciclistica che potrebbe da sola, nella sua opininioe, dare una “spinta” a tutte le politiche messe in atto fino ad oggi. Legge che permetterebbe, a costi minimi, di programmare e pianificare le azioni delle diverse amministrazioni, evitando doppioni e ottimizzando interventi e iniziative.
“Guardando ad altre Regioni” continua il Coordinamento “la Regione Puglia ha in progetto una norma analoga, ripresa in parte da quella abruzzese, mentre la Regione Lombardia ha approvato una normativa apposita che favorisce la realizzazione di infrastrutture ciclabili e l’uso della bicicletta. Allora, ci si chiede, perchè la nostra legge è ancora in attesa? Giriamo la domanda ai nostri consiglieri regionali, nella speranza che l’iter di approvazione della legge si sblocchi presto e che anche l’Abruzzo diventi una Regione amica delle biciclette”.