Polemica la nota con la quale viene ufficializzata la decisione.
“Dopo 4 mesi di paralisi totale, con una insignificante produzione deliberativa“, si legge, ” senza nessun momento di dibattito e partecipazione democratica, se non quelli autocelebrativi, all’improvviso, senza nessun coinvolgimento dei capigruppo (mai riuniti in 5 mesi), senza alcun preavvertimento, viene notificata una convocazione di Consiglio Comunale la sera di martedì 18 ottobre per venerdì 21 ottobre.
L’educazione e il garbo istituzionale, avrebbe imposto un contatto preliminare con i capigruppo, procedura sulla quale aveva convenuto e assunto impegno, anche il capogruppo della maggioranza.
È da evidenziare che dopo 4 mesi di totale immobilismo viene convocato il Consiglio Comunale in concomitanza con lo spettacolo teatrale “Perché No” di Marco Travaglio, per il quale molti di noi da tempo hanno acquistato i biglietti”.
“Se c’era bisogno di una prova che confermasse la differenza tra destra e sinistra questa già arrivata”, prosegue Chiavetta. “Il rispetto per le regole democratiche e per i ruoli istituzionali danno il segno della considerazione che si ha per cittadini. Il rispetto certo non è quello di dare corso ad una campagna denigratoria sulla raccolta porta a porta dei rifiuti (che funzionava benissimo, raggiungendolo già dall’inizio, e per tutto il tempo, livelli del 75? di differenziazione), fatta di banalità e di bugie per cercare di mettere in cattiva luce l’operato della precedente amministrazione.
Lo dicevamo in campana elettorale e lo ripetiamo ancora: i cittadini di Bellante potevano scegliere di ripartire, sono stati affabulati da una propaganda ingannevole ed hanno scelto quello che dopo 5 mesi è già sotto gli occhi di tutti: l’incapacità.
È prassi diffusa fare il bilancio dei primi 100 giorni, ne sono trascorsi quasi 150 e a Bellante nessuno neppure ne parla perché la cifra da mettere a bilancio sarebbe “zero”.