E’ iniziato con l’esposizione sui banchi dell’opposizione di cartelli con invito alle dimissioni del sindaco, il question time in programma questo pomeriggio al Comune di Teramo.
I consiglieri del Pd e di Teramo cambia, ai quali si è aggiunto anche Fabio Berardini del Movimento 5 Stelle, hanno voluto esprimere in questo modo il proprio disappunto contro le ultime vicende che riguardano la scricchiolante posizione della maggioranza, con alcuni elementi, vedi Dodo Di Sabatino di Teramo Soprattutto, che hanno cercato di mettere alle strette il sindaco, non contenti dell’operato finora svolto dall’amministrazione.
“Liberate Teramo”, “Adesso basta”, “Avete distrutto la nostra città”, gli slogan scritti sui cartelli, ai quali si è associato Berardini, invitando il sindaco a dire al consigliere Di Sabatino, così come da lui espresso due giorni fa in una nota, chi lo stia ricattando.
E a chi si aspettava qualche gesto eclatante, visti i dissapori che si respirano nel centrodestra, Di Sabatino ha invece risposto, come aveva preannunciato nella sua nota, siedendosi regolarmente sui banchi di maggioranza sebbene, nel suo intervento, ne abbia avute per tutti. A partire dagli impegni referendari del sindaco, dagli eterni lavori sul corso per i quali ha chiesto una relazione dettagliata, dall’utilità del mantenimento del Cope, ad un elenco delle manutenzioni stradali, fino alla domanda sull’utilità degli Stati Generali della cultura, promossi dall’assessore Marco Chiarini, di cui ha detto di non averne compreso il senso.
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