Dall’incontro è emersa la decisione di stilare un documento congiunto, da far pervenire a Regione, Governo ed Europarlamento, in cui si rappresenti la necessità, di cui debbono farsi parte attiva lo stesso Governo e l’ANCI, che l’Italia, per le sue peculiari caratteristiche, sia sottratta alle stringenti previsioni relative al comparto balneare, oggetto, come è noto, di apposito ordine del giorno da discutere a Bruxelles. “Bisogna assolutamente far comprendere all’Europa – ha dichiarato in proposito il sindaco Mastromauro, – la specificità della balneazione “made in Italy”, giacché le nostre aziende di settore, espressione del comparto turistico balneare nazionale, sono, né più né meno, l’equivalente di un prodotto tipico, dotato quindi di caratteri unici”. Oltre a ciò, verrà pure chiesto che si rimuova la procedura d’infrazione avviata nei confronti del nostro Paese da parte della Comunità Europea, nonché la proroga della scadenza, fissata attualmente al 2015, per le concessioni balneari, che più ragionevolmente dovrebbe invece essere fissata al 2030.“Io chiedo, e con me lo chiedono fortemente tutti coloro i quali hanno partecipato alla riunione giuliese – ha aggiunto il sindaco – un impegno reale e deciso, da parte dei parlamentari locali, nazionali e dei nostri europarlamentari, a difesa della posizione e dell’operato delle aziende turistico-balneari, un comparto fondamentale per la nostra economia e però non adeguatamente tutelato e valorizzato. Insomma fatti e non aria fritta”