Pineto. Il Comune di Pineto ha deciso di chiedere l’accesso agli atti relativi al progetto di ripascimento morbido che ha interessato solo ed esclusivamente la sezione costiera pinetese, lungo un tratto di circa un chilometro, da Villa Fumosa sino in prossimità della foce del torrente Calvano.
La richiesta, approntata dall’ufficio lavori pubblici del Comune e firmata dal Sindaco Luciano Monticelli, è stata inoltrata questa mattina alla Regione Abruzzo – Servizio Opere Marittime e alla Comunità Montana del Vomano, Fino e Piomba. L’amministrazione comunale nutre dei dubbi sul quantitativo di sabbia utilizzata per il ripascimento, operazione avvenuta lo scorso anno tra la fine di aprile e la metà di maggio. Dubbi sorti dopo la relazione dell’ingegner Pierpaolo Coccina che aveva avuto dal Comune l’incarico di fare le dovute verifiche, prima e dopo gli interventi programmati dalla Regione.
Il progetto prevedeva che nella sezione di costa di Pineto venissero “scaricati” da 275mila a 290mila metri cubi di sabbia. L’ingegner Coccina ha provveduto due giorni prima delle operazioni programmate e immediatamente dopo l’ultimazione dei lavori di verificare, in base a dei calcoli ben precisi, il quantitativo di sabbia utilizzata per il ripascimento. E da questa analisi in pratica sarebbe emersa una sperequazione piuttosto evidente. Sulla scorta della relazione fatta dall’ingegner Coccina, l’amministrazione comunale ha deciso di chiedere l’accesso agli atti.
“L’incarico all’ingegner Coccina”, ha spiegato il Sindaco Luciano Monticelli, “lo abbiamo affidato noi, in qualità di ente soggetto ad interventi di ripascimento. Dai dati in nostro possesso, nutriamo a questo punto forti dubbi che in effetti sia stato scaricato il quantitativo di sabbia programmato. Comunque, abbiamo chiesto al Servizio Opere Marittime della Regione e alla Comunità Montana di metterci a disposizione la documentazione relativa al progetto”.
Il Comune vuole i rilievi topografici e batimetrici, il progetto esecutivo completo di computo metrico estimativo e con provvedimento di approvazione, il contratto di appalto e consegna dei lavori, il giornale dei lavori, i libretti delle misure con sezioni e tutti i disegni contabili, il registro di contabilità, gli stati di avanzamento dei lavori, i certificati di pagamento, eventuali perizie di variante con elaborati grafici, computi metrici, provvedimenti di approvazione delle perizie, atti aggiuntivi o di sottomissione, certificato di ultimazione, verbali di sospensione e riprese, lo stato finale ed eventuali collaudi delle opere stesse.
“Entro 30 giorni”, conclude il primo cittadino di Pineto, “gli atti ci dovranno essere consegnati perché ne abbiamo tutto il diritto. Vogliamo insomma capire se le opere sono state fatte secondo programma”.