Ospedale Atri, Monticelli: Non ci fermeremo

atri_ospedale“Qualcuno sta scherzando veramente col fuoco. Sulla vicenda che riguarda l’ospedale San Liberatore di Atri c’è chi mente spudoratamente. Il direttore generale della Asl Giustino Varrassi che avrebbe dovuto smentire l’ipotesi di accorpamento del nostro ospedale con quello di Giulianova non ha detto nulla in merito. A farlo, invece, sono state figure che non ne hanno alcun titolo”.

Continua a tenere banco a Pineto la vicenda che riguarda l’ospedale di Atri, una struttura che garantisce servizi e prestazioni importanti ai cittadini che risiedono in tutta la Val Fino, a Silvi, Pineto e Atri. Il Sindaco di Pineto Luciano Monticelli a questo punto ha deciso che aspetterà l’esito del ricorso al Tar, presentato nei giorni scorsi, contro la chiusura dell’Utic. Inoltre ha ricordato la lettera di diffida inviata allo stesso manager Varrassi e per conoscenza al Prefetto Eugenio Soldà contro qualsiasi azione che punti al ridimensionamento del San Liberatore.

“E’ incredibile quello che sta accadendo in questi giorni”, prosegue Monticelli, “sembra di assistere ad una fiction. Il Governatore Gianni Chiodi che smentisce Varrassi sull’ipotesi accorpamento tra Atri e Giulianova. I Sindaci di Atri e Teramo, Gabriele Astolfi e Maurizio Brucchi dinanzi alla commissione sanità del Comune di Giulianova sconfessano lo stesso Varrassi che invece aveva palesemente parlato di accorpamento. E soprattutto il direttore generale della Asl di Teramo non ritira le sue affermazioni circa l’ipotesi di inglobare Atri col nuovo ospedale di Giulianova”.

Il primo cittadino pinetese attacca poi senza mezzi termini il centro destra teramano che “in modo goffo starebbe recuperando un danno ormai fatto da un’incapacità amministrativa impressionante”.

Monticelli ha ricordato inoltre che continuano ad arrivare ogni giorno decine di mail di cittadini che chiedono di salvaguardare il San Liberatore. E’ stata superata abbondantemente la soglia delle 700 mai.

“A proposito di centro destra”, conclude Monticelli, “pensa davvero che i cittadini abbiano tutti l’anello al naso. L’area Silvi-Pineto-Atri-Val Fino abbandonata da Regione e Provincia che non riescono a governare perché l’unico scopo non è quello di risolvere i problemi della gente, bensì di sistemare i loro sudditi. Sono degli incapaci e degli arroganti che portano avanti una politica fallimentare. Basti pensare alle questioni legate ai rifiuti, alla sanità, agli Ato per la gestione dell’acqua pubblica. Aspettiamo fiduciosi la sentenza del Tar per salvare il nostro ospedale. Non ci fermeremo e siamo convinti che ci possa essere un’ottima sanità pubblica per i 130 mila residenti nella nostra macroarea”.

 

Il commento di Roberto Verrocchio, segretario provinciale del Partito Democratico di Teramo. “Ancora una volta i teramani devono apprendere dai giornali cosa si sta decidendo sulla propria testa per la gestione della sanità in provincia. Appare imbarazzante il modo in cui sono arrivati in soccorso autorevoli istituzioni teramane di destra alle parole di verità del manager sul futuro della sanità teramana. Pezze a colori per coprire la realtà?.. ancora il gioco delle tre carte? Oggi la destra le carte le sta scoprendo veramente emerge giorno dopo giorno il vero disegno che questa classe politica al governo provinciale e regionale ha per il sistema sanitario in provincia.  Le parole uscite dalla bocca del direttore ne sono la dimostrazione. E’ strano che solo ieri si siano sentite alcune voci della destra. Dove sono finiti tutti gli autorevoli rappresentanti del centro destra che hanno strappato voti alla collettività promettendo impegno a sostegno e a difesa del territorio? Tutti i rappresentanti eletti sul territorio di Atri, del Cerrano e della Val fino, come mai non si espongono? I rappresentanti eletti in provincia, in regione e in parlamento con i voti di questo territorio perché non parlano? Gianni Chiodi, dopo le note vicende giudiziarie che hanno portato alle dimissioni dell’assessore alla sanità, affidò proprio ad un teramano – lo stesso Lanfranco Venturoni il ruolo di suggeritore ufficiale della giunta in tema di sanità. Ci chiediamo quindi…Sono questi i suggerimenti..?  “MIGLIORI SERVIZI AI CITTADINI” …questo lo slogan dello striscione che la destra ha fatto esporre in occasione dell’arrivo dei big nazionali del governo a Teramo qualche giorno fa. Una destra al governo col solo scopo di apparire e ingannare i cittadini e non per occuparsi dei problemi della provincia. Intanto sotto gli occhi di tutti le liste d’attesa in aumento a dismisura, la mobilità passiva in crescita, la qualità del servizio che precipita e la rete di emergenza e urgenza che resta sempre meno adeguata, anzi si propone addidrittura la soppressione delle postazioni di pronto soccorso umiliando il territorio e perfino le migliaia di persone sensibilmente impegnate nel volontariato in provincia. Se aggiungiamo la chiusura dei reparti e l’annunciata chiusura dell’ospedale di Atri ecco che i risultati fallimentari della destra al governo sono ormai chiari a tutti. Annunci su annunci improvvisati, e dettati dal panico, solo come cortine fumogene per distrarre l’attenzione degli operatori, degli amministratori locali e dei cittadini. Siamo assistendo al coma delle capacità di programmazione regionale e provinciale. Si stanno acutizzando vecchie e nuove criticità e la stessa offerta sanitaria si sta impoverendo. Si respira anche negli ambienti sanitari una tensione mai registrata in precedenza. La destra sta, di fatto, scardinando il sistema sanitario teramano. Il gruppo lavoro Sanità Pd di Teramo – già nei prossimi giorni intensificherà il suo lavoro di denuncia e di proposte per non consentire l’implosione del già fragile sistema sanitario pubblico teramano. Intanto è stato chiesto un consiglio straordinario provinciale sul tema della sanità teramana per rompere anche il silenzio assordante del presidente Catarra”. 

Il commento delle segreterie comunali di Pd, Udc, La Rosa Bianca, Idv, La Destra. “Il Direttore Generale dell’Asl getta la maschera e rivela alla Commissione Sanità del Comune di Giulianova il vero proposito della politica regionale della quale lui stesso è emanazione: la chiusura dell’Ospedale di Atri e l’inglobamento di questo all’ospedale di Giulianova che sarà, dice lui, insieme a quello di Teramo, uno dei due unici ospedali per acuti della Provincia. La manifestazione di questo infausto disegno non è stata smentita dal Direttore ed anzi ne fornisce piena conferma la Commissione Consigliare di Giulianova con una nota del 7 aprile. Mentre il dott. Varrassi continua a tacere, il sindaco di Atri, più realista del re, si avventura in una paradossale smentita di affermazioni non sue, invece di chiederne conto a chi le ha fatte. In pratica è successo questo: nello stesso pomeriggio a Giulianova il direttore generale. partecipa prima al Comitato dei Sindaci e qui continua nelle mirabolanti promesse per Atri, senza mostrare le “carte” mentre i suoi atti formali chiudono alcuni reparti e ne declassano altri, subito dopo va alla Commissione Comunale di Giulianova e getta la maschera come detto all’inizio. Come se non bastasse ci si è messo pure il super commissario Chiodi il quale, sperando di togliere Astolfi dai guai, dice che per Atri non è prevista la dismissione di alcun reparto ma è in atto una politica di riqualificazione ed è chiaro che non parla con Varrassi, perché se ci avesse parlato avrebbe saputo che l’Assetto Provvisorio per Atri prevede, invece, la chiusura di Utic, Gastroenterologia, Psichiatria ed il declassamento di altri reparti. Il massimo del tragicomico è l’affermazione del governatore secondo la quale l’ospedale di Atri diventerà un vanto per la città ignorando che lo è sempre stato, almeno fino all’avvento della furia demolitrice sua, di Venturoni, di Varrassi e di Astolfi. Il Sindaco di Atri, travolto dagli eventi dei quali o è politicamente connivente o è impotente spettatore, cerca di arrampicarsi sugli specchi attribuendo alla classe politica giuliese e non solo quelle che chiama fantasie, clamorosamente smentito da chi era presente e straparla del suo impegno per la salvaguardia dell’ospedale che non c’è mai stato, essendo semmai vero il contrario non avendo mosso un dito. La cosa più sconcertante è che Astolfi non sa nemmeno che in Atri c’è l’Ospedale, ancora moderno ed efficiente, visto che in Atri vorrebbe che se ne costruisse un nuovo. E adesso? Il Sindaco o smette di reggere politicamente il sacco dei nemici di Atri prima che sia davvero troppo tardi, perché altrove i Sindaci fanno i fatti (vedi Sulmona ,Guardiagrele o Giulianova stessa), oppure si dimetta rendendo più agevole la lotta nell’interesse di Atri. Da parte nostra continueremo il nostro impegno con le armi della mobilitazione civile e non rinunceremo mai a denunciare pubblicamente i traditori politici di Atri, ovunque essi si annidano, e ad evidenziare il cattivo uso del pubblico danaro per costruire un ospedale a Giulianova mentre quello di Atri, dove nel passato sono stati fatti cospicui investimenti strutturali che lo rendono del tutto efficiente, capiente ed ospitale, si deve chiudere per un compromesso geopolitico. Se qualcuno pensa di fare di Atri, di Silvi, di Pineto, della vallata del Fino e di tutta la vasta area interessata e servita dal nostro Ospedale una colonia di Teramo o di Giulianova ha sbagliato di grosso e se ne accorgerà molto presto e non solo sul piano politico, perché il diritto alla salute è di tutti e di tutti è il diritto di ribellarsi alle prese per i fondelli ed alle violente umiliazioni, da qualunque parte vengano”.

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