“Soluzione caratterizzata – ha precisato Assogna – da costi altissimi e da un’efficacia nulla. Sordi come solo chi vuol esserlo può, i politi del centro – sinistra pinetese non vollero sentire ragione alcuna, decisi com’erano a sperperare il denaro pubblico, senza offrire la benché minima prospettiva di soluzione del problema. Oggi, a distanza di 7 anni, è sotto l’occhio di tutti che il ripascimento morbido ha fallito totalmentel’obbiettivo avendo avuto, come unico effetto, quello di depauperare inutilmente isoldi dei contribuenti senza far nulla per la nostra spiaggia. Finalmente nel centro-sinistra pinetese qualcuno si è svegliato e il nostro vicesindaco ha rotto gli indugi dopo sette anni persi e svariati milioni di euro buttati a mare.. Speriamo che le condizioni favorevoli createsi del 2004 possano oggi ripetersi, ma se così non fosse chi per tanti anni ha buttato i soldi dalla finestra sperando che le onde del mare ingranassero la retromarcia, chi per tutto questo tempo ha saputo solo farediscorsi demagogici, questi signori dovranno assumersi pubblicamente tutte leresponsabilità del loro operato e. fare un passo indietro”. Assogna ha ribadito di essere sempre stato un sostenitore delle barriere rigide, per questo accoglie con favore l’iniziativa in parola, “ma se si fosse agito 7 anni fa senza cedere ai capricci incomprensibili di alcuni esponenti dell’allora maggioranza, sicuramente oggi la nostra spiaggia godrebbe di miglior salute e altrettanto vale per le casse degli Enti che hanno sovvenzionato il ripascimento morbido, ma parafrasando un vecchio adagio meglio tardi che mai.. Forse”.