Alba Democratica non esiste più: l’affondo dell’Idv

idv_logoAlba Adriatica. “ Non abbiamo mai chiesto poltrone, ma solo partecipazione e trasparenza. Concetto, questo, che non appartiene del dizionario dell’amministrazione”. Defilata, da tempo, dalla coalizione di centrosinistra che guida il Comune di Alba Adriatica, la locale sezione dell’Idv puntualizza alcuni aspetti, soprattutto alla luce delle recenti esternazioni del segretario cittadino del Pd (Paolo Colleluori), che aveva commentato in maniera critica il disimpegno di Alessandro Casciotti (ex capogruppo di maggioranza), e alcune dinamiche in corso della coalizione di governo.

“Abbiamo tentato più volte di confrontarci con il Pd e l’amministrazione comunale” sottolinea Roberto Gasperi, segretario dell’Idv, “ per verificare lo stato e l’attuazione del programma senza risultati. Prendiamo atto che la coalizione Alba Democratica non esiste più, ma non certo per colpa dell’Idv, ma certamente di chi ha voluto chiudere le porte al nostro partito e agli altri che, nel 2008, avevano appoggiato l’amministrazione”. A far discutere sono soprattutto gli strali che Colleluori riserva a quelli che dovrebbero essere legati al Pd (Viviani, Casciotti, L’Innocente e Pulcini), mentre viene “salvato” Marziale e un accordo con l’Udc, che l’Idv definisce “immaginario”. “ Ma il sindaco e il consigliere regionale ci sono? Perché non parlano?”. S’interroga Gasperi. “  Forse perché c’è un assessore che parla per tutti, mentre gli altri seguono a ruota in maniera fiacca. Ci auguriamo solo che la politica albense esca dal personalismo di bottega. Da parte nostra, stiamo portando avanti il progetto di ricompattare il centrosinistra, nell’ottica di costruire un tavolo comune che faccia uscire la nostra città dal letargo che sta vivendo”.

 

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